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MotoGP, Marquez: "se potrò vincere non mi tirerò indietro"

Marc non pensa troppo al Mondiale: "sono più vicino a Dovizioso di quanto mi aspettassi. Il 6° posto? Sono caduto con la moto migliore nelle FP4"

MotoGP: Marquez: "se potrò vincere non mi tirerò indietro"

Quello che per un altro pilota sarebbe un buon risultato, per Marc Marquez è una macchia nera sul proprio curriculum. La sesta casella di partenza non può essere considerata certamente un disastro, ma per lo spagnolo della Honda rappresenta una delle peggiori qualifiche dell’anno. Forse questo dato descrive in modo netto la forza della formica atomica.

Il risultato, inoltre, è stato viziato dalla caduta nelle FP4.

Questa volta non stavo cercando il limite, quello è un punto troppo veloce per farlo - scherza Marc - Il vero problema è che avevo assetti diversi sulle due moto e sono andato a terra quando stavo usando quella con il setup che preferivo. Purtroppo non c’era tempo per ripararla, né per modificare le regolazioni sull’altra”.

Da qui un tempo in qualifico sotto il suo consueto standard. Non è certo un contrattempo del genere a guastare l’umore di Marquez.

Su questa pista non ho mai ottenuto la pole position - osserva - La cosa importante è sapere di avere un buon passo, anzi nelle FP4 sono stato il più veloce. Sicuramente anche Dovizioso ha un ottimo ritmo, ma ora sono più vicino di quanto mi aspettassi”.

Tradotto: non aspettatevi che domani Marquez soffra di braccino pensando al campionato.

“Partirò dalla seconda fila, vediamo dove sarò dopo un giro e poi capirò cosa fare - continua - Al momento non so se potrò puntare alla vittoria, ma se avrò la possibilità non mi tirerò certo indietro. Il primo obiettivo per domani è salire sul podio”.

Però l’appetito vien mangiando e la fame dello spagnolo non è mai stato argomento di discussione.

Come ho già detto, non sento particolare pressione per il titolo perché non è la mia ultima chance per vincerlo. Sicuramente è più fattibile rispetto al 2016 - quando la doppia caduta di Valentino e Lorenzo gli consegnò il titolo - ma è comunque difficile, perché non ho tante possibilità, come per esempio a Valencia lo scorso anno.

Per il Mondiale, semplicemente, deve stare davanti ad Andrea.

E Dovi va veloce. Lui si nasconde sempre un po’ in prova, ma in questo fine settimana nei momenti cruciali è sempre stato davanti a tutti - osserva - Non mi sorprende, ma Andrea non è l’unico pilota veloce, anche Crutchlow ha un gran passo. Ci sono tanti piloti con un passo simile”.

Marquez ha comunque le armi giuste per combattere.

Ieri mi lamentavo della stabilità in frenata e siamo riusciti a migliorarla - afferma - Abbiamo perso un po’ in altre aree, ma penso che mi aiuterà per il passo di gara”.

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