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SBK, Melandri beffa Rea e torna in pole a El Villicum

Con un giro perfetto il ravennate della Ducati batte il nordirlandese Kawasaki, Laverty su Aprilia completa la prima fila. 4° Sykes, problemi per Davies, 9° 

SBK: Melandri beffa Rea e torna in pole a El Villicum

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Nel nuovissimo ed appena completato impianto di El Villicum, la Superbike ha disputato per la prima volta nella sua storia i due turni di Superpole, in un pomeriggio argentino soleggiato e ventoso.

Quando ha dichiarato di gradire molto la pista, Marco Melandri non mentiva: sua la Superpole, la seconda stagionale, quarta nelle derivate, arrivata grazie al crono di 1'39”012, in un giro nel quale il ravennate ha frenato più volte con la ruota posteriore alzata a terra di almeno due spanne, la forcella Ohlins a pacco e la gomma anteriore schiacciata dalle furibonde decelerazioni.

Anche nelle curve la Ducati numero 33 è andata forte: nei cambi di piega, la bicilindrica bolognese sembrava addirittura più agile della Kawasaki ufficiale di Johnny Rea che, almeno in un paio di punti, perdeva il contatto del piede sinistro dalla pedana poggiapiedi. Il secondo tempo del Campione in carica soffre di mezzo secondo di ritardo, 440 millesimi, per la precisione.

Terza moto diversa a completare la prima fila, con l’irlandese Eugene Laverty sull’Aprilia Milwaukee numero 50. Numero 1 a parte, ben due piloti nei primi tre non hanno ancora ufficializzato il proprio futuro agonistico e la Casa veneta pare voglia ritirarsi, salvo sorprese dell’ultimo minuto. Insomma, corridori e moto di valore sembrano poco graditi in questa serie. Come direbbe qualcuno di nostra conoscenza: “annamo bene!”

Transitato dalla SP1, Tom Sykes oggi non è stato il solito “Mister Superpole”, infatti, il britannico ha siglato il quarto crono, aprendo la seconda fila, con Xavi Fores ed Alex Lowes appena dietro. Il portacolori Yamaha era uno dei piloti più spettacolari da ammirare, specialmente in staccata, sempre di traverso.

Decisamente spericolato, il turco Razgatlioglu ha il settimo tempo, ottava la seconda RSV4 nelle mani di Lorenzo Savadori, nono Chaz Davies, fermo a bordo pista durante il suo giro decisivo; un problema tecnico ha ammutolito la Panigale numero 7, lasciando il gallese senza possibilità di migliorarsi.

Honda decima con Leon Camier, undicesimo Van Der Mark con la R1 Crescent, dodicesimo l’eroe locale Tati Mercado sulla Ninja ZX10-RR Orelac Verdenatura.

Guidava bene Loris Baz, colmando le difficoltà tecniche della sua BMW, svantaggiata nella parte elettronica. Il francese ha il tredicesimo crono, l’americano Gagne il quattordicesimo, prima dei debuttanti Marino e Scheib, rispettivamente su Honda ed MV, con il giovanissimo Ruiu che chiude lo schieramento di partenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

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