English
Italiano
È stata ancora una volta Dovizioso contro Marquez. I due piloti hanno conquistato i riflettori del Gran Premio di Thailandia con lo spagnolo della Honda uscito vincitore come due settimane fa ad Aragon. A Buriam abbiamo poi ritrovato la Yamaha, sul podio grazie a Maverick Vinales, che nel finale ha battuto in volata Valentino Rossi.
Ecco quando accaduto nell’ultimo round del Motomondiale secondo l’occhio attento del nostro Carlo Pernat.
“Mi sembra di tornare al 2007, quando Ducati vinse il Mondiale con Stoner a quattro gare dalla fine. Qua succederà la stessa cosa, dato che tra 15 giorni Marquez metterà in cassaforte il suo settimo titolo. Se lo merita, perché è un vero fenomeno. A mio parere Marc non conosce del tutto i suoi limiti, nel senso che sta crescendo e imparando sempre di più, ma non è ancora arrivato alla maturità totale. Quando arriverà a quel punto saranno problemi grossi per tutti. Se Marquez è un fenomeno, Dovizioso è quasi un fenomeno, perché è l’unico rivale con cui confrontarsi. A Buriram Andrea ha rischiato di batterlo, inoltre lo scorso anno gli ha conteso il titolo fino all’ultima gara. Sarà anche vero che la moto è superiore, però l’unico in grado di tenere testa a Dovi è proprio Marc. Personalmente non penso ci sia tutta questa grande differenza tra Ducati e Honda. Il futuro? Non so come andrà, tra tre anni mi aspetto che Ducati darà la caccia a Marquez. Prevedo Marc con la Rossa, mentre Lorenzo numero uno in Honda. Yamaha? Una rondine non fa primavera. La carcassa sull’anteriore ha attutito i problemi della M1 qua a Buriram. Io rimango comunque dell’idea che abbiano sbagliato il motore. Di sicuro le gare quando ci sono quattro piloti come domenica a giocarsi la gara è molto più bella e appassionante la bagarre. Peccato solo per la Suzuki, dato che la brutta partenza di Iannone ha condizionato la gara. Per il resto sono convinto che una volta vinto il titolo, Marquez si scatenerà ancora di più e alzerà ulteriormente l’asticella”.
ASCOLTA L'AUDIO
