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MotoGP, Marquez: oggi era la giornata giusta per rischiare

"Dopo il warm up e la caduta ho scelto la morbida al posteriore. Se avessi attaccato Dovi all'ultima curva mi avrebbe fregato di nuovo"

MotoGP: Marquez: oggi era la giornata giusta per rischiare

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Il digiuno di successi di Marc Marquez è ufficialmente terminato, e non c’era miglior posto per interromperlo che l’unico tracciato al mondo avente una curve ed un monumento a lui intitolato. Ad Aragon il 93 ha smesso i panni del calcolatore ed ha indossato quelli del rischiatutto, partendo dall’azzardo decisivo della gomma morbida al posteriore. “Prima del warm up ero intenzionato ad usare la dura dietro – spiega Marc - ma dopo quel turno e la caduta ho pensato di montare la morbida, ed a riguardo ho avuto una lunga discussione con il team che proprio non voleva saperne, ma alla fine era quella giusta. Se avessi montato la dura avrebbe vinto Dovi, posso dire di aver vinto grazie alla gomma morbida”.

La decisione di rischiare è stata perseguita anche in gara quando ha deciso di non accontentarsi del podio, al contrario di quanto preannunciato ieri

“Stamattina mi sono svegliato ed ho deciso di rischiare, prima con la gomma e poi in gara. Ho provato a fare dieci giri dietro Dovi e quando ho visto che riuscivo a restare con lui ho pensato di provarci. E’ stata una grande battaglia: la sequenza di curve 10-11-12 mi è sempre piaciuta e sono sempre stato forte. Nel primo e nel quarto settore invece Dovi era molto veloce, quando ero dietro ho pensato che non avrei dovuto aspettare l’ultima curva per attaccarlo, perché se lo avessi fatto mi avrebbe fregato un’altra volta”

Il momento più acceso è stato senza dubbio lo “Scambio di cortesie” alla curva 15, legato al quale Marc si leva un piccolo sassolino dallo stivale riguardo a Iannone: “E’ stata la parte più bella della gara. C’è stato un contatto e sono finito nel verde, inoltre è arrivato anche Iannone. Quando l’ho visto ho pensato che dovevo passarlo perché dopo avermi seguito tutto il weekend non poteva vincere la gara”.

Nella lotta sarebbe potuto esserci anche Lorenzo, ma la caduta alla prima curva lo ha escluso

“Mi hanno detto ora che è caduto, so che me l’hanno segnalato ma nei primi giri non guardo mai la tabella, ero concentrato su Dovi. Quando vai fuori dalla linea giusta su questa pista si cade, io ho rischiato andando sul verde alla 15 e Lorenzo è caduto. Credo comunque che Dovi fosse più a posto di Lorenzo, nelle prove ha mostrato di non soffrire l’usura delle gomme a differenza di Jorge”.

La cosa certa è che le Ducati restano il primo avversario di Marc, che non si lascia spaventare

“Capisci bene quando Dovi vuole spingere o cambiare stile, e ci riesce. La Ducati ha tanti punti forti, è veloce con la gomma nuova e questo spiega il fatto che sono spesso in prima fila, mentre noi in quel frangente perdiamo. La Ducati non è quella dell’anno scorso ed anche i piloti sono migliorati: tutto questo è un bene perché ci sprona a migliorare. Io posso migliorare, sono umano e maturo esperienza, ma io e la moto dobbiamo migliorare insieme, se non succede diventa difficile”.

Ora si può pensare alla Thailandia, pista che può riservare delle sorprese:La prima parte mi ricorda l’Austria, e la Ducati andava molto forte. La seconda mi ricorda Misano, ma è difficile da dire. Andiamo inoltre in un periodo piovoso quindi potremmo incontrare un giorno di pioggia o una gara bagnata, vedremo perché arriviamo con una base diversa dall’inizio di stagione”.

Ovviamente si parla anche del campionato, oramai ad un passo, ma Marc tra sogno e realtò non abbassa la guardia

“Ho fatto il conto dei punti in campionato. Sognare è gratis dicono, ed io vorrei vincere il titolo almeno prima di Valencia, non conta la pista. Oggi l’obiettivo era perdere massimo nove punti ed è andata bene. In ogni caso non è finito il lavoro fino a quando non c’è la matematica certezza. Già in passato mi è capitato di rilassarmi e di commettere errori, ci sono tante variabili. Voglio restare concentrato, iniziare ogni weekend per vincere e nel caso non sia possibile andare sul podio”.

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