Tu sei qui

MotoGP, Ad Aragon 99+04 sfumature di Rosso... Ducati

UPDATE- Jorge è in pole, Andrea secondo, in un dominio tutto Desmosedici. La Honda di Marquez completa la prima fila, 5° Iannone con la Suzuki, 18° Rossi, Vinales penalizzato

MotoGP: Ad Aragon 99+04 sfumature di Rosso... Ducati

Share


In uno scenario che sarebbe perfetto per girare un film western, i duelli rusticani - seppur tattici - ad Aragon sono iniziati in sala stampa il giovedì e stanno continuando in pista, a suon di giri veloci, simili a fucilate.

Qualifiche in pieno stile Moto3, con i piloti ad aspettarsi reciprocamente e per approfittare della scia altrui, ed un bel "vaffanculo" a completare il tutto, proprio da parte del più veloce in pista nei confronti del compagno di marca che l'anno prossimo lo sostituirà: Lorenzo ha manifestato con un gesto eloquente ciò che pensava di Petrucci, che attendeva l'uscita del rivale per poi accodarsi nel giro buono.

Il più lesto a sparare ha la possibilità di sconfiggere l’avversario: al Motorland non è cosa semplice effettuare sorpassi e la prima fila della griglia di partenza è importante: la Ducati colpo ferisce, in una doppietta rossa “non preventivata”, così gli uomini di Borgo Panigale han detto.

Non ci crediamo. Il poleman Jorge Lorenzo è, forse, il pilota più in forma del paddock ed il suo sguardo di ghiaccio (a visiera alzata) che precedeva l’attacco finale prometteva ciò che ha mantenuto, la prima casella, appunto, ottenuta per la quarta volta in questa sua ultima stagione con la Desmosedici ufficiale. 

Le caratteristiche del maiorchino sono note: scatto bruciante al via, traiettorie perfette e ritmo costante, con il quale seminare gli inseguitori. Per realizzare tutto questo, la pole position è l’antipasto ideale per servire il piatto freddo agli avversari ed anche alla Ducati azienda, che non si è fatta troppi problemi quando c'era da scaricarlo. L'obiettivo del plurititolato è lasciare Bologna con un numero di vittorie più alto di quello del compagno di box.

Quattordici millesimi, un soffio, una inezia, simile al vento del deserto di Alcaniz. Andrea Dovizioso partirà appena dopo Lorenzo, completando la supremazia Ducati. Il vincitore del Gran Premio di Misano sa che Jorge proverà a scappare non appena si spegnerà il semaforo e, per provare a fermare il ritmo martellante del numero 99, lo 04 dovrà provare a superarlo, il prima possibile. A Misano è andata bene - meritatamente - ad Andrea era consapevole che l'unico che poteva batterlo sarebbe stato proprio Lorenzo, caduta a parte.

Il team ufficiale Ducati è, indubbiamente, il più completo e competitivo del Mondiale, ed i due galletti si spingono reciprocamente a limiti sempre più alti; oltre ad una moto veloce in ogni tracciato, Jorge ed Andrea, oltre ad infastidirsi con qualche dichiarazione al veleno, si contendono il ruolo di prima guida della squadra e la classifica iridata non li vede così distanti: 24 punti sono colmabili, o incrementabili, in un solo attimo.

Lorenzo ha detto che non effettuerebbe un sorpasso nei confronti di Marquez nella curva al catalano dedicata ma, questa dichiarazione del ducatista è arrivata a motori spenti e con l’adrenalina ai minimi termini. Con in ballo una vittoria, magari nell’ultimo giro del Gran Premio, Jorge manterrà la parola data?

Vedremo: nel frattempo, Marc è in prima fila e, come negli appuntamenti precedenti, il numero 93 è il solo a poter insidiare lo strapotere rosso. Il campione in carica e leader di classifica detiene un cospicuo vantaggio nei confronti del Dovi e ieri ha detto che non si sente obbligato a vincere.

Non ci crediamo, parte seconda: il temperamento di Marc ed il suo orgoglio, unite alla voglia di arrivare sempre primo, raccontano l’esatto contrario di quanto dichiarato. A parte qualche episodio di buonsenso conservativo, scommettete che domani il pilota Honda proverà a tagliare il traguardo in prima posizione?! Non dimentichiamo la curva a lui intitolata: se è vero che Lorenzo non voglia superare Marc proprio in quel punto, è altrettanto logico che Marquez desideri tenersi tutti dietro, almeno nella “sua” curva.

Sotto ai primi tre, la confusione, quella vera: Crutchlow - quarto - è caduto ancora e, come al solito, l’inglese rappresenta una mina vagante: o si stende od ha il passo del podio. Sicuramente, non ha voglia di aiutare Marquez, marcato HRC come lui, ma nel team Repsol ufficiale anziché LCR satellite.

Iannone, Pedrosa e Petrucci possono inserirsi nella lotta per la top five, ma non di più. Se consultate gli ordini d’arrivo 2018, non avrete l’istinto di scommettere denaro in un loro possibile exploit.

E dopo le sfumature di rosso, il profondo blu. Male, veramente, le due Yamaha ufficiali, in una crisi di risultati e tecnica simile a quella che ha preceduto l’avvento di Valentino Rossi, datato inizio 2004.

Ai quei tempi (anno 2003) i vari Barros, Checa e Abe arrancavano, cadevano ed erano lenti. La Casa di Iwata sta vivendo un deja vù, anche peggiore: Vinales e Rossi, entrambi costretti alla Q1, partiranno arretrati - Maverick sarebbe teoricamente undicesimo ma una penalizzazione arrivata dopo le qualifiche (il numero 25 è stato giudicato troppo lento nella traiettoria ideale nella curva 16, stessa sorte per Morbidelli, anch'egli sanzionato) lo retrocedono di tre posizioni, Valentino addirittura diciottesimo, con tanto di scivolata - ed altro a preoccupare gli uomini in blu. 

Lo ha detto proprio Massimo Meregalli: “fatichiamo con Rossi e Vinales, che continuano a lamentare problemi tecnici, diamentralmente opposti: Valentino fatica a frenare la M1, Maverick perde tempo in accelerazione”.

Rossi e Vinales, agli antipodi, ancora una volta. Caratterialmente, tecnicamente, stilisticamente.

Come Lorenzo e Dovizioso, con la sola differenza che la coppia in rosso, anche domani, si giocherà la vittoria. Brava Ducati che con l'acquisto Gigi Dall'Igna ha fatto il salto di qualità, meno brava Yamaha che brancola nel buio? Alla fine, come diceva il grande calciofilo Vujadin Boscov: “che si vinca o si perdaio sono l’allenatore, ma in campo ci vanno i giocatori”.

__

Articoli che potrebbero interessarti