Tu sei qui

MotoAmerica, Nel New Jersey è tris di corone per Cameron Beaubier

Ottava vittoria stagionale, trentaduesima in carriera, e terzo titolo USA per il californiano che eguaglia Pridmore, Merkel e Chandler

MotoAmerica: Nel New Jersey è tris di corone per Cameron Beaubier

Giornata umida e triste al Nel Jersey Motosport Park, ma non per Cameron Beaubier, vincitore per l’ottava volta quest’anno e detentore finale del suo terzo titolo a stelle e strisce della carriera.

Dominatore di una corsa bagnatissima ed accorciata a soli 18 passaggi, il californiano ha condotto ogni fase della contesa, seminando tutti con la sua Yamaha R1 del team Monster Energy, compagine che sabato aveva appena festeggiato il titolo di JD Beach nella Supersport. Pioggia d'acqua e di Champagne nella East Coast per la squadra più forte del MotoAmerica.

Beaubier sta diventando un vero e proprio profeta in patria: ora a quota 32 affermazioni singole, Cameron ha eguagliato il canadese Miguel Duhamel e, in quanto a titoli, il pilota di Roseville si aggiunge ai leggendari nomi di Reg Pridmore, Fred Merkel e Doug Chandler, migliorando lo score del direttore dello Show Wainey Rainey, vincitore due volte del campionato AMA.

Con la celebrativa t-shirt numero 1 indossata sopra la tuta in pelle ed il casco tinto di color oro, Beaubier ha espresso la propria felicità: “e dire che con la pioggia non avevo un buon feeling - ha dichiarato - infatti, la scivolata di ieri mi ha tolto fiducia. Oggi, invece, sono partito bene ed ho pensato ‘Cameron, non hai niente da perdere’, vincendo per l’ottava volta e diventando campione. Non sono mai stato così motivato in tutta la mia carriera”.

Il primo rivale nella corsa al titolo era Toni Elias, terzo al traguardo dopo il compagno di squadra Roger Lee Hayden. Le due Suzuki hanno patito ancora la velocità della Yamaha e Toni toglierà a fine stagione l’adesivo numero 1 dalla carena della sua GSX-R: “non è mica la prima volta che perdo un campionato - ha minimizzato la sconfitta lo spagnolo - quando ciò accade, imparo sempre qualcosa”. La lezione è: anche l’anno prossimo l’uomo da battere sarà Beaubier.

Manche ricca di scivolate, in dieci hanno visto il traguardo: Gerloff, Lewis, ed Anthony hanno limitato i danni, Wyman, Eslick, Flinders e Verderico sono stati doppiati.

 

Con la soddisfazione e la serenità di colui che ha già vinto il campionato, JD Beach ha stracciato tutti nella gara Supersport. La sua Yamaha R6 ha rifilato oltre 8 secondi a quella di Hayden Gillim e ben 35 all’italo-americano Anthony Mazziotto, terzo classificato. Le più piccole e meno potenti 600 hanno visto la bandiera a scacchi, pochi sono stati i ritiri in gara.

Come già detto, il team Monster Energy Yamaha sigla una doppietta con Beaubier e Beach tra Superbike e Supersport. Negli USA la Casa di Iwata spinge forte in investimenti e sviluppo, la parata finale degli uomini in blu e verde fluo verrà esibita nel saliscendi dell'Alabama.

 

 

Articoli che potrebbero interessarti