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Moto3, Martin infallibile in qualifica, 4° Di Giannantonio

Lo spagnolo centra l'ottava pole in stagione davanti a Rodrigo e Canet. 5° Bastianini davanti a Bezzecchi, Bulega e Dalla Porta

Moto3: Martin infallibile in qualifica, 4° Di Giannantonio

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Il sole splende sopra Misano e si comincia a fare sul serio. La tappa romagnola è in primis un altro capitolo del duello Bezzecchi – Martin per il titolo, e conquistare una buona posizione in griglia in un tracciato stretto come questo è presso che fondamentale. Il mago della qualifica nella classe più leggere è notoriamente Jorge Martin, che anche sul circuito dedicato a Marco Simoncelli non si è fatto attendere.

1’41”823 il suo crono, tre decimi meglio della best pole firmata Bastianini nel 2017, che gli vale l’ottava pole di stagione su tredici gare nonché la 17esima della carriera. Una pole conquistata con ultimo giro perfetto nonostante il traffico, con il quale ha relegato a 311 millesimi Gabriel Rodrigo, secondo nonostante una caduta nella prima parte del turno alla curva due. Chiude la prima fila Aron Canet, con quasi mezzo secondo da recuperare sul connazionale.

Il primo degli azzurri è Fabio Di Giannantonio, un millesimo più lento rispetto a Canet in sella alla Honda del team Gresini, e seguito da un poker di connazionali. Quinto infatti è Enea Bastianini seguito dal leader di campionato Marco Bezzecchi, Nicolò Bulega e Lorenzo Dalla Porta, tutti con un distacco che oscilla tra i cinque ed i sei decimi.

Rammarico per Jakub Kornfeil, secondo sotto la bandiera a scacchi ma nono dopo essersi visto togliere il tempo per aver ecceduto i limiti della pista all’ultima curva, mentre chiude la top ten Sasaki. Vicini ai primi dieci Dennis Foggia (12°) e Tony Arbolino (13°), mentre Niccolò Antonelli chiude la qualifica del suo GP di casa in 17° posizione, ad un secondo da Martin.

Restando sugli azzurri, la wild card Kevin Zannoni chiude 20° davanti ad Andrea Migno, mentre l’altra wild card Yari Montella è penultima davanti a Stefano Nepa. Da segnalare infine la caduta di Philip Oettl alla curva due intorno alla metà del turno.

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