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Moto3, Bezzecchi: ho vinto studiando le linee di Mir

"Alla curva tre era davvero incredibile, volevo rifarmi da Brno". Bastianini: "Faccio fatica in partenza, oggi serviva un giro in più"

Moto3: Bezzecchi: ho vinto studiando le linee di Mir

Nel segno della lettera a, dall’Argentina all’Austria. Marco Bezzecchi ha colto la sua seconda vittoria dell’anno con una gara perfetta, dimostrando che la sua crescita continua inarrestabile. “E’ stata una gara lunga – apre Marco – non finiva davvero mai. Non è andata come pensavo, l’idea era di andare via infatti l’assetto era stato fatto in quella ottica. Per fortuna però sono riuscito a mettermi davanti sin da subito imponendo il mio ritmo e creando un piccolo gruppo, cosa positiva perché abbiamo evitato rischi”

Un piccolo gruppo quindi che sino agli ultimi metri ha costretto il 12 a spingere al massimo, per evitare di disperdere tutto il lavoro compiuto

“Negli ultimi giri sentivo gli altri vicini, specie alla sei ed alla sette dove soffrivo il fatto che la moto si muovesse tanto. Quando Jorge ha provato a passarmi ho cercato subito di rispondere perché sapevo che se fossi arrivato a quelle curve dietro avrei perso dei metri; negli ultimi due giri ho continuato a spingere e sono riuscito a prendere qualche metro, in modo da evitare di dover rischiare il tutto per tutto nelle ultime curve”.

Marco ha potuto beneficiare del grande motore KTM, ma dietro alla sua grande prove c’è di più.  

“Per la curva tre ho studiato tanto le gare di Mir dell’anno scorso e di quello precedente; in quella curva era incredibile, dava tre metri a tutti. Ho cercato di fare lo stesso e direi che ci sono riuscito. Sono arrivato qui carico da Brno, dove non sono andato come volevo, avevo in mente la vittoria e non contava contro chi l’avrei ottenuta. Ora ho 12 punti di vantaggio come il mio numero, cercherò di amministrarli ma anche di aumentarli”.

Alle spalle del Bez festeggia ancora Rimini, dato che la medaglia d’argento l’ha conquistata di forza Enea Bastianini, che può festeggiare nonostante un brutto inizio di gara. “Purtroppo quest’anno parto male, faccio fatica con le prime tre marce e ci devo lavorare. All’inizio mi dovevo abituare ad una modifica fatta al freno motore e prendere il ritmo, ma una volta capito dove poter forzare ho iniziato a superare vari piloti”.

Le difficoltà di Enea sono iniziate ieri, con una qualifica non particolarmente positiva: “In prova eravamo forti e stavamo andando bene, ma con l’asfalto a chiazze non mi sentivo in forma. Partendo indietro non è facile, e la partenza sarà altrettanto decisiva. Oggi ci voleva un giro in più per studiare gli altri, ma sono felice per come si era messa la gara”.

Parlando di campionato, Enea potrebbe ancora dire la sua ma è consapevole che non sia una missione semplice: “Non saprei, al momento sono lontano ma può succedere di tutto. A parte le partenze siamo forti, quindi rimanendo concentrati ci si può provare sino alla fine”.

 


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