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MotoGP, Dovizioso: io e Lorenzo abbiamo messo in crisi Marquez

"Gli abbiamo dato un segnale. Il titolo non è un' ossessione, per recuperare su Marc dobbiamo sistemare gli ultimi dettagli sulla Ducati"

MotoGP: Dovizioso: io e Lorenzo abbiamo messo in crisi Marquez

Andrea Dovizioso ha lasciato il circuito di Brno nel primo pomeriggio, “meglio conservare le energie per il prossimo Gran Premio” ha sorriso. Gli servirà ogni briciolo di forza in queste ultime 9 gare per cercare di contrastare Marquez. Ieri ci è riuscito e a completare il lavoro ci ha pensato Lorenzo, costringendo così Marc al terzo gradino del podio.

Gli abbiamo dato un bel segnale - dice il Dovi - Lui, dopo lo scorso anno, ha una certa considerazione di me e il fatto che anche Jorge gli sia arrivato davanti è ancora più importante. Lo hanno messo in crisi due moto uguali”.

Due Ducati. Ieri vedevi il titolo comunque distante, a freddo hai cambiato idea?
Il campionato non è un’ossessione e in questo momento non siamo concentrati su quel punto, ma sul migliorare alcuni piccoli aspetti della Desmosedici. Ogni moto ha pregi e difetti e non sempre si riesce a vederli dall’esterno, noi abbiamo una buonissima base ma per competere contro Marquez e la Honda devi essere completamente a posto. Soprattutto perché ci sono tanti punti da recuperare, noi siamo veloci su tutte le piste, probabilmente potremo giocarci il podio in ogni gara, ma potrebbe non bastare”.

Però ieri avete messo Marquez alle corde…
Marquez sta facendo esperienza, oltre a vincere i Mondiali (ride). Sa che non si può sempre stravincere e ieri ha capito che si sarebbe dovuto prendere troppi rischi per farlo. È stato intelligente”.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio…
Marc è sempre se stesso, a volte l’istinto viene fuori ma lui sa che questo è un suo punto debole. Combatte continuamente contro questo istinto, a volte gli è difficile trattenersi”.

La prossima gara sarà in Austria, anche in quella pista sarà il principale rivale?
Mi aspetto più moto vicine a noi, Marc sarà particolarmente forte, lo scorso anno si era giocato la vittoria fino all’ultima curva e aveva un motore meno potente dell’attuale. Penso che anche le Yamaha  possano essere competitive, ma lo credevo anche per Brno e poi non è successo. Questo significa che anche per noi piloti è difficile fare previsioni”.

I test di oggi ti sono stati utili?
Non avevo nulla di nuovo da provare, ma ho potuto fare delle interessanti comparazioni tra i due telai e le due carene che stiamo usando. Avere tutti i dati del fine settimana mi ha aiutato, ho fatto pochi giri ma sono stati produttivi e mi sono tolto molti dubbi. Vado in Austria con le idee chiare”.

Hai provato la nuova gomma Michelin?
Sì, ma non mi ha offerto buone sensazioni”.

Negli ultimi giorni si parla di un GP in Messico, ne avete discusso in Safety Commission?
“Guardando il circuito sulla carta, nessun pilota era molto convinto. Il problema sono i muri molto vicini, abbiamo raggiunto un buono standard di sicurezza nelle piste e dobbiamo pensarci bene prima di abbassarlo. Se veramente si andasse là a correre servirebbe un test, anche solo con moto stradali, per capire tutti i dettagli. Sicuramente ci sarebbero dei cambiamenti da fare”.

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