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MotoGP, Rossi: io sono in gran forma, la Yamaha no

"Con una moto più veloce avremmo tutto per vincere. Nei test di domani non avremo grandi novità, solo modifiche di dettaglio"

MotoGP: Rossi: io sono in gran forma, la Yamaha no

Valentino non può avere rammarichi per non averci provato, la buona volontà in MotoGP serve a poco. Contro Honda e Ducati, in questo momento c’è poco da fare e le previsioni del Dottore fatte alla vigilia si sono avverate. Il Dottore, in questo momento, non può fare altro che allargare le braccia dopo il 4° posto.

Mi dispiace - dice - Perché sono molto concentrato, sto guidando bene e la squadra lavora alla perfezione, ma siamo in ritardo tecnicamente e questo ci impedisce di lottare per la vittoria. Non ci manca tanto, ma quel poco dci manca costantemente”.

Oggi ha potuto seguire a lungo i principali rivali e ha avuto ulteriori conferme.

È stato molto interessante studiarli. Nella prima parte di gara ero veloce, mi sono messo anche in testa. Un po’ perché quest’anno non mi è capitato spesso - ride -, un po’ perché Dovizioso stava girando lentamente. In gara si tende a essere ottimisti e credevo fosse in crisi con l’anteriore, ma ho capito subito che stava solamente controllando”.

Con il passare dei giri, Valentino non è riuscito a tenere il passo dei migliori.

Quando la gomma inizia a scivolare non riusciamo più a scaricare la potenza a terra e iniziamo a perdere velocità - spiega - Dopo le prove avevo capito che sarebbe stato difficile salire sul podio, Honda e Ducati sono più veloci. Alla fine ho fatto una bella gara, ma ci manca sempre quel pelo per potere lottare per la vittoria.

Non manca da poco, ma da 20 gare ormai perché l’ultima vittoria per Rossi e la Yamaha risale al GP di Assen dello scorso anno.

Come ho detto prima, è un peccato essere in un momento di forma così buono e avere una moto che va più piano delle altre, altrimenti avremmo tutto per provare a vincere - ammette - È così da tanto tempo, io sto dando il massimo ma non basta”.

Tutto il peso sembra essere sulle spalle del Dottore, ora che dall’altra parte del box è in corso una faida tra Vinales e il suo capotecnico.

Non sta a me parlare di certe cose - sottolinea - Io posso solo dire che Maverick è un pilota molto forte, ma si è trovato in una situazione inaspettata. Ha trovato una M1 meno competitiva e in certi momenti si fa fatica, specie quando non ha l’esperienza per mantenere la calma. Sicuramente le motivazioni quando la svanghi per arrivare 5° sono diverse da quelle che hai quando ti svegli e sai di lottare per la vittoria. Penso che ci debbano solamente dare solo una moto più veloce e anche Vinales tornerà competitivo”.

Il problema è quando arriverà, perché anche per i test di domani non sono previste novità rivoluzionarie.

Mi aspettavo qualcosa di più da provare, ma serve ancora tempo - rivela Valentino - Avremo comunque qualche modifica di dettaglio da provare e spero vadano bene. Cercheremo di migliorare l’accelerazione perché la prossima settimana correremo in Austria, una delle piste peggiori per noi”.

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