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MotoGP, Stoner: Rossi è come me, senza elettronica sarebbe il n°1

Casey a ruota libera: "Lorenzo e Ducati si sono divisi troppo presto, ma con Marquez in Honda formerà una coppia esplosiva"

MotoGP: Stoner: Rossi è come me, senza elettronica sarebbe il n°1

Per Casey Stoner la parola “fedeltà” è fondamentale, perché sintetizza perfettamente il suo modo di essere. Presente con tutta la famiglia - la moglie Adriana ed le due figlie - nella sede Nolan vicino a Bergamo, l’australiano e l’azienda italiana di caschi celebrano i 16 anni vissuti insieme, ricchi di successi, vittorie e prime pagine dei giornali.

 Il nuovo X-803 U.C. Replica Stoner piace a molto a Casey, rimasto una persona semplice e schietta:devo ringraziare Alberto Vergani e la Nolan - attacca - è anche grazie a loro che ho potuto realizzare i miei traguardi. Per me è un vero piacere essere qui in Italia, anche se la mia vita, senza le corse, è cambiata: ora sono un padre di famiglia, mi godo il mio tempo libero senza lo stress dei viaggi e del paddock. Ho avuto molte proposte per tornare a gareggiare, ma ormai ho deciso: basta così. Preferisco guardare i Gran Premi davanti alla tv”.

Guardando le gare, che idea ti sei fatto del campionato MotoGP?

Il fornitore unico di pneumatici Michelin e la centralina elettronica uguale per tutti hanno livellato i valori in campo, proponendo gare spettacolari come l’ultima vista ad Assen. Tuttavia, è ancora il più veloce a fare la differenza: in Olanda Marquez ha vinto ancora, confermandosi meritatamente al primo posto in classifica”.

Pensi che qualcuno potrà fermare la sua corsa al settimo titolo?

Sono tanti i piloti forti, le Yamaha di Rossi e Vinales seguono in classifica la Honda di Marc, pur senza contare nemmeno una vittoria. In questo momento, se devo essere sincero. Valentino non ha il passo per vincere il campionato, anche se resta un top rider, sempre nelle prime posizioni, pronto a salire sul podio. Lui è come me: se non ci fosse tutta questa elettronica a gestire la moto, se la potenza fosse unicamente controllata dal polso del pilota, Rossi sarebbe ancora il numero 1 in pista”.

Come ti sembra il campionato 2018 della Ducati?

Dovizioso ha vinto molto nel 2017 , dando fastidio a Marquez e, io lo posso dire, vincere diventa come una droga. Quest’anno ha incontrato alcune difficoltà che lo hanno rallentato ma, ne sono convinto, Andrea presto lotterà ancora per il gradino più alto del podio. Per quanto riguarda Jorge Lorenzo, il discorso è diverso”.

Pensi sia un peccato la sua separazione dalla Ducati?

“Secondo me sì, è un peccato. Jorge si è dovuto reinventare in Ducati con il tempo e l’esperienza, le vittorie del Mugello e Barcellona non sono arrivate per caso: lui predilige la velocità di percorrenza nelle curve ampie ed è riuscito in entrambe le occasioni ad andare in fuga. Prima di fine anno Jorge potrebbe vincere ancora, Lorenzo e la Ducati si sono lasciati troppo presto”.

Al suo posto andrà Petrucci.

“Conosco bene Danilo, è davvero un pilota forte. Petrux ‘si fa il culo’ durante i test, fornisce ottimi indicazioni ai tecnici durante la fase di sviluppo della Desmosedici, in gara va forte. Petrucci è più veloce di Jack Miller, lui rappresenterà la scelta giusta per la Ducati 2019”.

Lorenzo, invece, affiancherà Marquez in Honda.

Sarà sicuramente una coppia esplosiva, ma non chiedermi un pronostico. Di certo ci faranno divertire, sarà come guardare un film al cinema, con tanto di pop corn”.

Casey, molto attento e tecnico, fa anche un punto generale sul Motomondiale: “i piloti forti sono tanti - spiega - ma i talenti veri restano pochi. Adesso esistono le academy, ottimi veicoli per fare crescere e proporre nomi nuovi. Io, tuttavia, se fossi un team manager, preferirei dedicarmi ad uno o, al massimo, due ragazzi, con l’obiettivo di farli crescere il più possibile. Sarebbe una buona idea, ma... non credo che mi impegnerò mai”.

 

 

 

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