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MotoGP, Sachsenring: la sfida a Marquez nella sua roccaforte

Marc vince ininterrottamente in Germania dal 2010 e dopo Assen ha promesso: "rilassarmi? Al contrario, ora è il momento di attaccarre"

MotoGP: Sachsenring: la sfida a Marquez nella sua roccaforte

Casa vacanze, giardino di casa, roccaforte, scegliete voi come descrivere cosa sia il Sachsenring per Marc Marquez, ma qualsiasi termine che indica un dominio incontrastato andrà bene. Altrimenti potete affidarvi alle statistiche e scoprire che lo spagnolo vince ininterrottamente dal 2010: ha iniziato in 125 e non si è più fermato, continuando in Moto2 e MotoGP. Significano 8 successi consecutivi, un filotto che fa tremare i polsi a qualsiasi avversario.

Come se non bastasse, la Honda si trova particolarmente a proprio agio sulla pista tedesca e, prima dell’arrivo di Marquez nella classe regina, ci aveva pensato Pedrosa a firmare una tripletta dal 2010 al 2012.

Detto in altre parole, pensare di recuperare punti in classifica da Marc il prossimo fine settimana se non sarà un’impresa disperata, sarà sicuramente molto difficile. Già così, lo spagnolo è sicuro di andarsene in vacanza da leader del campionato, perché Valentino Rossi, il rivale più vicino, è a 41 punti, mentre sono 47 quelli di ritardo di Vinales.

Inoltre la Yamaha, neanche nei tempi migliori, ha mai fatto faville al Sachsenring. L’ultima vittoria risale al 2009 grazie a Valentino, poi il buio più totale se non per qualche podio. Come l’anno scorso con Folger, profeta in patria e unico a riuscire a tenere il passo di Marquez.

Le cronache recenti dicono quindi che il campione del mondo e le Honda sono imbattibili, ma la speranza è l’ultima a morire e tutti proveranno a far scendere Marc dal suo trono. Anche Dovizioso, che ha una particolare idiosincrasia per quel tracciato, “semplicemente non capisco perché si debba correre in quella pista con le MotoGP” scherzava dopo la gara di Assen.

Andrea l’anno scorso fece una delle sue peggiori gare in Germania (8° con più di 20 secondi di ritardo) ma nel 2016 salì sul podio. La GP18, inoltre, sembra avere smussato alcuni dei suoi difetti e potrebbe dire la sua anche sul toboga sassone. Magari anche con Lorenzo, anche lui un pilota che non ha mai particolarmente brillato in Germania, prova ne è che il Sachsenring è una delle poche pista in cui non ha mai vinto.

Visto da questa prospettiva, sembrerebbe un Gran Premio da giocare in difesa per tutti, con l’unico obiettivo di perdere il minore numero di punti possibili. Marquez lo sa e infatti, fresco della vittoria in Olanda, ha dichiarato: “rilassarmi? Al contrario, questo è il momento di attaccarre”.

Di sfruttare la corrente e incrementare il tesoro prima di concedersi un po’ di riposo. Il calendario gli offre l’occasione giusta per farlo e la pressione di dovere vincere, solitamente, gli fa tirare fuori il meglio di sé. Batterlo sarebbe per chiunque un segnale fortissimo, troppo allettante per non provarci.


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