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SBK, Rea: ho vinto un'altra gara ad handicap

"Corsa davvero dura, è gratificante vincere con questo regolamento ma in gara2 parto sempre nervoso. Dedico la vittoria a William Dunlop"

SBK: Rea: ho vinto un'altra gara ad handicap

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Se ieri ci si poteva lamentare del poco spettacolo, oggi proprio non è possibile ed i soli sei decimi che hanno separato il primo dal terzo ne sono la testimonianza. In ogni caso nulla e nessuno è riuscito a fermare re Jonathan Rea, che seppur soffrendo ha conquistato l’ennesima doppietta di questa incredibile stagione.

E’ stata una gara durissima – apre sincero Rea – e mentre ieri ho potuto fare le mie linee, prendendo vantaggio e gestendo, oggi ho speso tante energie e tanta gomma per risalire nel traffico. Non era facile compiere sorpassi, ho faticato specie con Chaz perché staccava veramente forte. Quando sono arrivato su Michael ho avuto un po’ paura perché volevo creare un piccolo divario ma non ci sono riuscito. E’ stato un lavoro duro, ma è importante avercela fatta”.

Rispetto a ieri Johnny ha apportato alcuni cambiamenti alla propria Ninja, che non hanno portato l’effetto sperato

“Abbiamo fatto delle modifiche sulla sospensione anteriore e sul bilanciamento, cercando di migliorare in percorrenza di curva ma ho messo davvero in crisi la gomma anteriore, ed in frenata avevo tanto movimento. All’ultimo giro ho cercato di non fare stupidaggini, poi nel settore tre ero veloce ed ho potuto mantenere la posizione”.

E non pensiate che Johnny fosse sempre convinto di vincere, perché è proprio lui a smentirlo.

“La moto di Michael era veloce in punti diversi rispetto alla mia, è stato difficile trovare un punto di sorpasso; in accelerazione era più veloce ma nella parte veloce del curvone ero più veloce io. Inoltre lui aveva maggiore trazione rispetto a me, non ho potuto guardare il tempo sul giro perché era veloce e non sono riuscito spesso a rispettare le linee che avevo nella mia mente”.

Il nordirlandese si toglie anche un piccolo sassolino dallo stivale, riguardo in primis la griglia invertita.

“Secondo me la gara da vincere è la prima, perché è una gara giusta, mentre la seconda è una corsa ad handicap; a volte le tue sorti sono nelle tue mani altre volte no. Ad essere onesti è gratificante vincere quest’anno, vincere con questo regolamento. In gara due sono nervoso perché gli altri piloti vedono l’opportunità di vincere, e questo a volte crea caos e cattive decisioni”.

Tornando alla corsa, il numero uno torna sulla dura battaglia tra lui e i due piloti del team Ducati Aruba, dove i sorpassi e lo spettacolo non sono mancati.

“Sono stati aggressivi ma non troppo. Anche io sono stato aggressivo, non c’è stato nulla oltre il limite, forse ho anche dei segni di un contatto sulla tuta (sorride ndr). La cosa difficile con Chaz è il fatto che ha grande stazza, mentre Melandri una volta mi ha passato alla quercia arrivando da molto lontano e pensavo “Non si potrà mai fermare” e invece lo ha fatto. È incredibile quanto riescono a frenare profondo; non sono timidi e non lo sono nemmeno io”.

Ora c’è una lunga pausa, che Rea affronta con ben 92 punti di vantaggio in campionato

“Prima di Laguna mi sono detto che se fossi arrivato alla pausa con 75 punti di vantaggio, mi sarei potuto godere le vacanze, e avrei mangiato della pizza se avessi vinto. Avere 92 punti è ottimo ma tutto può accadere, ovviamente siamo un passo più vicini al titolo; devo restare lontano dagli infortuni oltre che concentrato, ma anche oggi per me non era un’opzione arrivare secondo, così pregavo la mia gomma anteriore di restare attaccata all’asfalto”.   

In chiusura Jonathan dedica un pensiero a William Dunlop, scomparso ieri dopo un incidente alla Skerries 100: “Ho cercato in tutti i modi di vincere per dedicare il successo a lui, non riesco nemmeno ad immaginare cosa stiano provando sia la sua famiglia che i suoi amici”.

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