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SBK, Honda: Sykes e van der Mark nomi forti per il 2019

Il team manager Bos ha le idee chiare: “Vogliamo un pilota vincente al fianco di Leon”. Fiorani: “il rinnovo con Ten Kate solo dopo luglio”

SBK: Honda: Sykes e van der Mark nomi forti per il 2019

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A parte alcune conferme, tra cui quelle di Rea e Razgatlioglu, il mercato Superbike è pronto ad entrare nel vivo. La sensazione è che per il 2019 ci siano più piloti che moto disponibili, di conseguenza il rischio è che qualcuno possa rimanere a bocca asciutta.

Tra le moto più ambite c’è la Yamaha, ma soprattutto la Honda. La Fireblade ha infatti mostrato passi avanti da gigante con Leon Camier rispetto alla scorsa stagione e adesso l’asticella si è alzata. In casa Ten Kate, il team manager Kervin Bos è già proiettato al 2019 e le idee sembrano essere ben chiare.

“Al momento è ancora presto per parlare del  prossimo anno, però è anche vero che già ne stiamo discutendo.  L’obiettivo è senza dubbio quello di chiudere il prima possibile le trattative. Per noi la priorità è confermare Leon, dal momento che con lui abbiamo imboccato una certa direzione  e i frutti del lavoro penso siano abbastanza evidenti”.

La sensazione pare sia quella di seguire la via di HRC in MotoGP, ovvero poter fare affidamento su due piloti forti in squadra.

“Esatto, avere due piloti di alto livello alza sicuramente l’asticella. Non vogliamo delle scommesse, ma piloti di prima linea e affermati nel contesto Superbike”.

Dosoli ha detto nei giorni scorsi segue profili giovani. A questo punto Sykes potrebbe essere una soluzione?

“Tom è un campione del mondo, tutti noi conosciamo quelle che sono le sue qualità. Non è certo un segreto. È un nome forte, così come van der Mark e magari altri piloti. Al momento il mercato non rappresenta una priorità, anche perché il nostro lavoro è concentrato sulla pista”.

Spostiamoci ora sulla pista. Dopo Misano la Superbike si fermerà per circa due mesi. Quali novità dovremo attendere per dopo l’estate.

“Ci saranno diversi aggiornamenti in tutte le aree. Porteremo infatti in pista una nuova forcella anteriore, così come un nuovo telaio e non mancheranno poi alcune novità riguardanti l’aerodinamica e le sospensione. Tutte queste componenti hanno l’obiettivo di confermare la Honda nei primi cinque posti e portarla ad avvicinarsi al podio”.

Nel paddock di Misano c’è anche Carlo Fiorani. Dopo Assen, il responsabile comunicazione Honda ha deciso di fare un salto in Riviera per seguire da vicino la squadra. Oltre al mercato piloti, c’è anche il rinnovo tra Honda e Ten Kate in vista del 2019.

“Come sapete abbiamo un contratto che termina e fine 2018 e ne stiamo parlando - ha spiegato il manager romano - Al momento non è stata ancora presa alcuna decisione. Tradizionalmente, come Honda, i discorsi li affrontiamo verso il mese di agosto, dopo la 8 Ore di Suzuka”.

La priorità è quella di rimanere con Ten Kate?

“La priorità è quella di rimanere presenti in Superbike, ma nulla è stato definito. È una situazione simile a quella degli anni passati. Ho sentito questo rumor, riguardante un’eventuale separazione, però è un rumor come capita ogni estate. Lo scorso anno c’erano delle voci di una separazione, poi è rimasto tutto uguale”.

Bos ha dichiarato che vuole un pilota forte al fianco di Leon.

“Sul discorso piloti rimaniamo in attesa, dal momento che la Superbike è un programma Honda Motor Europe in collaborazione col Giappone. Il budget Honda per la SBK viene deciso solo ad agosto”.

Nel caso sarebbe meglio un pilota proveniente dalla SBK o dalla MotoGP, visti i diversi esuberi?

È meglio un pilota forte (scherza). Nella storia i piloti MotoGP hanno ottenuto buoni risultati nelle derivate, ma solo dopo un anno di assestamento. Questo dipende da diversi fattori, come i circuiti o le gomme. Per  un pilota Superbike i risultati arrivano più nell’immediato”.

Sykes è un profilo che stuzzica?

“Ho visto che sta parlando con Yamaha ed è stato accostato ad altre squadre. Noi però non abbiamo ancora fatto delle scelte”.

Di sicuro sarà una trattativa molto più facile rispetto a quella con Jorge?

“Assolutamente sì”.

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