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MotoGP, Taramasso: gomma morbida? Attenti a non surriscaldarla

Il responsabile Michelin sulla gara di Assen: "lo pneumatico duro è più stabile, il soffice ha un vantaggio nei primi cinque o sei giri"

MotoGP: Taramasso: gomma morbida? Attenti a non surriscaldarla

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Michelin può sorridere ad Assen. In tutte le sessioni di prove è apparso chiaro che ogni soluzione di mescola portata dal gommista francese funzioni perfettamente e può essere utilizzata in gara.

Piero Taramasso spiega che la scelta sarà probabilmente concentrata tra la morbida e la dura al posteriore, ovvero la  gomma più stressata su questa pista: "Non sono preoccupato, perché il livello della temperatura è sotto controllo. Non ci sono problemi - analizza il responsabile Michelin - puoi fare la distanza di gara anche con la morbida. Parlo della posteriore perché qui  è quella più stressata, non ci sono grandi frenate tranne una forse. Per cui puoi usare qualsiasi gomma con l'anteriore e anche la morbida è un'opzione concreta".

Nonostante la certezza di poter utilizzare qualsiasi soluzione visti i feedback ricevuti, ci potrà essere una sostanziale differenza di comportamento che ovviamente può condizionare la strategia di gara: "Con la morbida devi gestire meglio la posteriore, come è normale. Di più rispetto alla media e alla dura, ma è normale. Il livello di grip con la posteriore morbida è maggiore e puoi avere un vantaggio nei primi cinque o sei giri, perché con le dure ad esempio ci vogliono almeno tre giri per raggiungere il massimo di grip".

Alla domanda relativa al probabile calo della gomma dopo metà gara, il tecnico risponde così: "Se il il grip non è perfetto e sei troppo aggressivo con la posteriore - spiega Taramasso - puoi avere un calo. Non tanto conseguenze sul grip, quanto con il movimento della gomma. Quello che succedere con la morbida è che la puoi surriscaldare dopo 10 o 11 giri e dopo può iniziare a muoversi. Questo invece non accade con la dura, ma non credo sia un problema di grip. Una ha più grip, l'altra è più stabile. Quando la moto è più stabile ti garantisce più confidenza quindi puoi spingere sempre sullo stesso ritmo".

Tra le scelte da valutare non viene quasi mai menzionata la media, per un motivo preciso: "Con la media non hai un vantaggio reale. Non hai più consistenza della morbida e non ha più grip della dura. La scelta secondo me sarà tra la morbida e la dura, in questo momento e per il meteo. Penso che la maggior parte dei piloti utilizzeranno la dura al posteriore, e qualcuno la morbida".

Michelin ha portato due diverse "famiglie" di gomme ad Assen, mixando alcune soluzioni già utilizzate nel 2017 ad altre sperimentate e poi introdotte nel 2018: "Qui abbiamo gomme di due diverse famiglie. Per esempio, la morbida e la media sono di una famiglia del 2017, invece la dura, cioè la I, è di una famiglia nuova provata in inverno e introdotta in Argentina e Austin. Quando si parla di famiglia, si intende uno pneumatico in cui c'è un diverso modo di mixare tra componenti chimici e gomma. Qualche volta puoi riferirti alla famiglia relativamente alla stagione. Per esempio nel 2017 c'era un tipo di famiglia, nel 2016 un'altra". 

In questa stagione molte volte i piloti hanno potuto utilizzare in gara le gomme morbide: "Si, di fatto riguarda i diversi mix, tra tipi di costruzione, elementi chimici. Dopo averle portate in pista nei test, vediamo se funzionano meglio delle precedenti e le introduciamo. E' possibile avere due diversi tipi di famiglie di compound mixate nella stessa pista, come accade qui".

"Per la posteriore per esempio - riporta Taramasso - abbiamo un nuova nuova mescola che abbiamo collaudato in inverno e abbiamo introdotto in Qatar e poi portato in diverse gare. E' una  morbida che permette un grip elevato come la vecchia, ma è più consistente. Se guardi a Barcellona, Mugello e Le Mans, molti piloti hanno usato la posteriore morbida, proprio per l'introduzione di questa nuova famiglia di mescole. Noi ne abbiamo diverse, ma teniamo sempre le migliori".

Secondo il tecnico Michelin, nessun pilota avrà dubbi particolari sulla scelta della gomma, che sarà fatta dopo il warmup e non dopo le gare di Moto3 e Moto2: "Non avranno dubbi sulla scelta, la faranno dopo il warmup. In alcune piste vediamo che le condizioni cambiano dopo le gare delle delle altre categorie, ma dipende dalle piste. Alcune sono più "sensibili" a questo problema, altre meno. Qui abbiamo avuto negli anni passati condizioni molto diverse tra loro: pioggia, asciutto, pista umida".

Taramasso chiude esprimendo il proprio pensiero sui risultati delle qualifiche, che hanno visto tanti piloti racchiusi in pochissimi decimi e diversi Costruttori molto competitivi. Le gomme portate da Michelin sono determinanti da questo punto di vista: "Il livello di gomme, moto e piloti è molto vicino. Diamo diverse gomme ai piloti, ma prendete Rins: ha fatto un ottimo tempo con la dura. Tutti possono usare quella che vogliono e questo consente a più piloti di essere molto veloci. Dipende dal fatto che ognuno può scegliere la gomma più adatta alle caratteristiche della moto ed allo stile di guida del pilota".

 

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