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SBK, Laguna Seca: il Bello, il Brutto e il Cattivo

L'assassino è sempre lui, Rea il Cannibale, Davies e la Ducati cedono l'onore delle armi, mentre Laverty riporta finalmente l'Aprilia sul podio

SBK: Laguna Seca: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Gli Stati Uniti, la terra del sogno e delle grandi opportunità, quella che ha saputo cogliere Johnny Rea. Semplicemente perfetto il Cannibale, che ha fatto bottino pieno sul tracciato di Monterey in un fine settimana dove il compagno Tom Sykes non è mai stato visto. Si è visto invece Eugene Laverty, capace di portare sul gradino più basso del podio l’Aprilia del team Milwaukee in Gara 2, dove Marco Melandri e Lorenzo Savadori sono entrambi finiti a terra.   

IL BELLO – Non può che essere lui, Johnny Rea. A Laguna Seca il Cannibale centra la 62^ affermazione nel Mondiale e la sua striscia è destinata ad allungarsi. La doppietta siglata in California consente al tre volte iridato di scavare il solco sugli inseguitori nella corsa verso il quarto titolo Mondiale.

IL BRUTTO – E pensare che venerdì è stato l’unico in grado di tenere testa al numero uno della Kawasaki. Poi Marco Melandri si è sciolto come neve sotto il forte sole di Monterey. Un weekend opaco per il ravennate, nettamente al di sotto delle ambizioni, concluso con la caduta di domenica.   

IL CATTIVO – A Brno aveva fatto parlare di sé per il contatto con Rea. A Laguna Seca se qualcuno l’ha visto batta un colpo. Un Tom Sykes costretto a recitare la parte di spettatore e mai capace di riuscire ad avvicinarsi alle posizioni che contano. Colpa dei rumors di mercato?

LA DELUSIONE – Mentre Eugene Laverty era impegnato a sbocciare Champagne sul podio, a Lorenzo Savadori non restava che leccarsi le ferite per lo scivolone. L’America lascia l’amaro in bocca al pilota cesenate, che venerdì aveva sorpreso col quarto tempo.

LA CONFERMA – Queste Yamaha si stanno rivelando sempre più una certezza nei piani alti della classe. Negli Stati Uniti ci ha pensato Lowes a portare la R1 sul podio, anche se resta un pizzico di amarezza per domenica, dove Alex e Van Der Mark si sono ritrovati a lottare per poche briciole di pane.

IL SORPASSO – Johnny Rea ne ha compiuti quasi 10 in Gara 2. Lasciamo a voi la scelta del più bello!

L’ERRORE – Era la prima volta che correva sulla pista californiana e siamo convinti che Toprak Razgatlioglu abbia imparato a non sottovalutare il Cavatappi. Un highside violento quello rimediato dal turco sabato pomeriggio, tanto da costringerlo ad alzare bandiera bianca causa frattura all’alluce sinistro.

LA SORPRESA – Sarà anche camion, come ha svelato nel dopo gara, ma Eugene Laverty è riuscito a portare l’Aprilia su un podio che mancava da troppo tempo. Il portacolori Milwaukee ha riprovato le stesse sensazioni del 2013, adesso speriamo vengano confermate anche a Misano.

LA CURIOSITA’ – Più volte ci siamo chiesti quale fosse il ruolo di Jake Gagne in Honda. Sarà anche vero che Laguna Seca rappresenta la  gara di casa, ma finalmente lo statunitense è riuscito a mandare un segnale di vitalità, finendo per ben due volte nella top ten. Non era mai accaduto prima d’ora.

IO L’AVEVO DETTO – Dopo Gara 1, Marco Melandri aveva avvisato: “Gara 2 sarà diversa”. È andata addirittura peggio. Lo aspettiamo quindi a Misano per il riscatto.

 

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