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MotoGP, Lorenzo: il titolo? Difficile, ma non impossibile

"Due mesi fa due vittorie di fila erano impossibili, la Ducati attuale è la più completa di sempre. Rossi? Non siamo amici, ma ho grande rispetto"

MotoGP: Lorenzo: il titolo? Difficile, ma non impossibile

Cambia la nazione, ma il vincitore resta lo stesso. Anche in Spagna infatti Jorge Lorenzo ha lasciato le briciole ai propri avversari, conquistando la seconda vittoria di fila in sella alla Ducati grazie al solito passo martellante che lo ha sempre contraddistinto. “Abbiamo dimostrato che vinciamo anche se non siamo primi alla prima curva – apre scherzando Jorge – sapendo rimontare e passare gli altri. E’ stata una gara complicata proprio dalla brutta partenza; di solito guadagno in partenza mentre oggi ho perso sia da Marc che da Iannone. Mi sono imposto di stare calmo perché la gara era lunga; in confronto a Marc avevo qualcosa di più in staccata, quindi non è stato difficile passare, in compenso lui è sempre rimasto per ampi tratti della gara”.

Ma non fino alla fine, dato che il maiorchino è riuscito a transitare in solitaria sul traguardo.

“Quando è caduto Dovi e ho visto dalla lavagna che avevo un secondo di vantaggio, ho capito che era il momento di spingere per andare via definitivamente. Sono arrivato a +2.1 ma poi Marc mi ha preso tre decimi in un giro, così ho dovuto spingere ancora anche se la gomma non ne aveva, ma ci sono riuscito. Questa vittoria è importante ma meno di quella del Mugello, perché la prima volta che ti riesce una cosa è sempre la più bella”.

Ora sembra quasi che gli equilibri, in casa Borgo Panigale, si possano davvero ribaltare a suo favore. Si sprecano inoltre i paragoni sulla sua Ducati e quella appartenuta a Valentino Rossi, per il quale Jorge ha parole d’elogio.

 “Credo che Ducati tratterà i piloti alla stessa maniera, arriverà davanti chi sarà più veloce e regolare. Dovi è uno dei piloti più costanti, forse oggi ha rischiato un po’ di più vedendo Marc e me davanti ma può capitare a tutti un errore. Tutti sbagliamo nella vita, l’importante è riconoscere i propri sbagli, ed a volte quando devi decidere (riferendosi a Domenicali ndr) puoi sbagliare. Rossi sarebbe in grado di vincere con la GP18?  Credo di sì. La Ducati di Valentino era più complicata, con questa versione potrebbe farcela. Lui è un grande pilota, no anzi è un campione – scherza Jorge riprendendo quanto detto su di lui da Domenicali al Mugello – e ho grande rispetto per lui. Si tratta di uno dei migliori piloti della storia; non siamo amici, ma è difficile esserlo con un rivale”.

Lorenzo è stato più forte di tanti fattori, come ad esempio le gomme: “Abbiamo un pacchetto competitivo, probabilmente quella odierna è la Ducati più competitiva di sempre e credo sia veloce in quasi tutti i circuiti. Non consumiamo tanto le gomme, possiamo usare una morbida davanti e questo è un grande vantaggio”.

La cosa certa è che il 99 ora spaventa tutti, a cominciare dal suo futuro compagno Marquez.

“Credo che sia io che Marc possiamo fare la differenza se in forma, e in questo momento lo stiamo facendo. Il campionato? siamo lontani: prima del Mugello era quasi impossibile, ora è possibile ma molto difficile. Ad Assen non sono andato bene negli ultimi anni e quando le  condizioni sono variabili ho ancora dei problemi, ma ora la moto è completa; per continuare a vincere ci vuole una combinazione di fattori, devo essere regolare ma veloce e fluido. Io non ho niente da perdere e non ho pressione a differenza di Marc”.

Tra le tante motivazione che vengono date al grande cambiamento dello spagnolo, vi è anche il fatto che Jorge sembra oramai guidare la Ducati come una Yamaha.

“La differenza sulle varie moto la fa il pilota; ad esempio vedi guidare Marquez sulla Honda e pensi che sia una moto nervosa, oppure penso a Capirossi che ha avuto quattro o cinque moto ma ha sempre guidato nello stesso modo. È il pilota che crea l’impressione su una certa moto; la Yamaha era una moto più naturale per me, ma piano piano mi sto avvicinando alla fluidità ed alla percorrenza che avevo prima”.

In conclusione, Jorge pensa per un attimo a come può proseguire la sua stagione. “Due vittorie con Ducati due mesi fa erano impossibili ma ora è successo. Il pacchetto ora è incredibile, molti piloti vanno forte ma noi dobbiamo approfittare della situazione. Non si può vincere tutte le gare, ci saranno piste difficili per noi come il Sachsenring o Philip Island, ma è meglio arrivare in questi luoghi con un grande pacchetto”.

 

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