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MotoGP, Jarvis: riprendere Lorenzo? non ci avrei pensato due volte

Incertezza sul team satellite per il futuro: "non so se Marc VDS sia ancora un candidato, Petronas è interessata ma manca un piano solido"

MotoGP: Jarvis: riprendere Lorenzo? non ci avrei pensato due volte

La maggior parte della griglia di partenza MotoGP del 2019 è stata definita nelle ultime settimane, con le firme in successione di Lorenzo per Honda, Petrucci per Ducati e la notizia dell'ingaggio di Iannone in Aprilia. Resta la formalità dell'annuncio di Joan Mir in Suzuki, che plausibilmente arriverà a breve, ma di fatto la maggior parte dei giochi è fatta.

Resta tuttavia aperta e tutt'altro che definita la situazione che riguarda almeno due squadre e una potenziale new entry nello schieramento. Elemento di congiunzione tra i protagonisti della vicenda, le desideratissime Yamaha M1 gestite attualmente da Tech3, in procinto di salutare Iwata per andare a gestire due KTM RC-16 ufficiali a partire dal 2019.

Sono infatti molti gli attori interessati a rilevare la gestione di queste due moto e ci ha pensato Lin Jarvis, intervistato da Speedweek, a chiarire il punto di vista di Yamaha in questo momento, specificando le motivazioni che impediscono di avere piani perfettamente definiti per il futuro.

Il gran capo di Yamaha Racing ha analizzato la situazione del Marc VDS, di Aspar e dell'eventuale new entry patrocinata dal munifico sponsor Petronas, proprio per questo progetto era stato circolato il nome di Jorge Lorenzo come pilota.

"Jorge è uno dei pochi campioni del mondo attivi in MotoGP. Ha vinto cinque titoli, per cui ci sono stati sforzi per tenerlo sullo schieramento, come infatti è avvenuto - ha spiegato Jarvis - Avrebbe potuto guidare in un team clienti Yamaha? Di sicuro! Se una squadra l'avesse messo sotto contratto, perché no? È certamente un pilota veloce. Quando abbiamo un team clienti, valutiamo anche la qualità dei piloti oltre che il team. Riguardo Jorge, non avremmo dovuto pensarsi due volte".

Per quanto riguarda il futuro del team satellite Yamaha, il Team Marc VDS è sempre apparso il più accreditato per ereditare le M1 da Tech3. "In questo momento aspettiamo, non riesco a spiegarmi meglio. Dopo la decisione di Tech3 di lasciare Yamaha dopo il 2018, abbiamo parlato con varie squadre. Le trattative più avanzate sono state portate avanti con Marc VDS, per noi era il miglior candidato".

La situazione è cambiata dopo l'inizio dei problemi tra Marc Van Der Straten e Michael Bartholemy: "tra Jerez e Le Mans, c'è stato un tracollo di questo piano, la situazione intera è cambiata. Ci sono state incertezze e la continuità dei piani futuri di Marc VDS non era più garantita. Abbiamo aspettato e stiamo ancora aspettando. Ora ci aspettiamo che la squadra corra in tutte le restanti gare della stagione, ma non mi interessa cosa sta facendo nel 2018. A me interessa il futuro. Per adesso, tutto è poco chiaro quando si parla di MotoGP. Prima si deve chiarire la situazione, poi valutare se è ancora un candidato per essere il team clienti Yamaha".

Le voci riguardanti l'interessamento di Petronas e del circuito di Sepang per un progetto in cui coinvolgere Yamaha sono state molto forti per alcune settimane, ma Jarvis specifica che lo scenario è tutt'altro che definito: "Non sono solo voci, ma fatti. Si parla del Circuito di Sepang e della Petronas, i due sponsor. Quello che manca è un posto per la squadra. Mancano anche i piloti, visto che Lorenzo e Iannone hanno scelto Honda e Aprilia. Finora non c'è un piano solido", ha sottolineato il manager.

"Dobbiamo aspettare e vedere come si evolve la situazione per il nostro team clienti - ha proseguito Jarvis - Che si tratti di Marc VDS o di qualcun altro. Vorremmo avere quattro moto in griglia, non ne abbiamo mai fatto un segreto. Questa è la nostra idea. Se non dovesse succedere nel 2019, il mondo non andrà in rovina. L'anno prossimo avremo solo due moto e valuteremo la situazione".

Il terzo elemento dopo Marc VDS e Petronas-SIC, è rappresentato dall'Aspar di Jorge Martinez e dalle voci che lo vorrebbero coinvolto nel progetto. In questo senso Jarvis è stato lapidario: "Non siamo stati contattati da Aspar Martinez".

Con la collaborazione di Marco Caregnato

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