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MotoGP, Iannone: Suzuki addio, mi hai dato tutte le colpe

Andrea: "In Ducati Lorenzo non ha mai vinto, ma la colpa è della moto, a me invece hanno attribuito tutte le responsabilità"

MotoGP: Iannone: Suzuki addio, mi hai dato tutte le colpe

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Le strade si dividono. In attesa dell’ufficialità legata all’arrivo di Joan Mir, la separazione tra Andrea Iannone e Suzuki è inevitabile. Proprio lui ci ha tenuto a confermarlo alla vigilia del Gran Premio d’Italia.

Penso che il mio futuro con Suzuki non sarà prolungato – ha esordito The Maniac - si interromperà alla fine di questa stagione. Sono stati due anni positivi, per me e loro, anche perché mi hanno fatto crescere come uomo. Vogliamo comunque fare il massimo nei prossimi appuntamenti”.

C’è un similitudine tra l’avventura del pilota di Vasto e quella di Lorenzo con Ducati.

“Jorge è molto più campione di me – ha ammesso - il problema di Lorenzo è che non ha vinto, ma la colpa è della moto, mentre in Suzuki la colpa era solo mia, anche se in Ducati Dovizioso ha ottenuto diversi successi nel 2017 e la GP17 era addirittura riuscita a salire sul gradino più alto del podio per due volte nel 2016”.

Nonostante l’addio, Iannone continuerà a lavorare, mettendoci il massimo dell’impegno.

 “Non cambierà nulla, anche perché stiamo vivendo un momento positivo. L’obiettivo è sfruttare il potenziale della moto e farla crescere. Questo è l’obiettivo e così serve fare”.

Ci si chiede da dove abbia origine la rottura?

Dallo scorso anno è iniziata – ha sottolineato - nel 2017, nei momenti peggiori, ho sempre pensato di essere un pilota forte, nonostante mi venissero attribuite tutte le colpe. Alla fine ho avuto ragione, intendo sul fatto che la moto non fosse competitiva lo scorso anno. Adesso invece la Suzuki è più performante e anche a Le Mans si è visto”.

Andrea entra nel dettaglio

All’interno della squadra c’ero solo nella passata stagione, mentre altri team  hanno le squadre satellite, penso a Ducati, oppure Yamaha. Noi è da poco che abbiamo avuto il sostegno di Guintoli, inoltre voglio ricordare che Rins si è fatto male ad inizio 2017. Tra l’altro abbiamo visto che KTM ha investito molto in MotoGP, ma al momento sta ancora faticando”.

Iannone si toglie poi qualche sassolino dalla scarpa.  

Molte volte si dà troppa retta alla voce di chi esce dall’hospitality, qualcuno dice che Iannone è bollito e di conseguenza tutti lo pensano. Forse Iannone sarà bollito tra 20 anni”.

Andrea evita però di nascondersi.

 “A volte bisogna essere obiettivi e avere forza di assumersi le responsabilità, come faccio durante la stagione – ha sottolineato - io cerco sempre di chiedere scusa, anche nei confronti dei giornalisti, mentre in Suzuki non ho mai sentito dire è colpa nostra”.

A questo ci si domanda quale sarà il suo futuro.

Ci sono tante cose che possono succedere, molto interessanti – ha svelato - da qualche settimana si è aperto tutto e stiamo definendo alcune cose”.

Incalzato sul 2019, conclude.

 “Datemi un po’ di tempo, Suzuki ne ha impiegato così tanto e di conseguenza servirà anche a me. La stagione difficile dello scorso anno non è stata facile digerire – ha ricordato – anche se di solito sono uno che le cose le digerisce velocemente, dato che ho un metabolismo accelerato. C’è gente invece che fa i chilometri per il paddock e ha la pancetta”.   

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