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MotoGP, Rossi: spero che il podio dia una spinta a Yamaha

"Il 3° posto riflette il nostro massimo potenziale al momento. Servirebbe cambiare presto marcia, per il Mugello sono pessimista"

MotoGP: Rossi: spero che il podio dia una spinta a Yamaha

In certi momenti bisogna sapersi accontentare e Valentino coccola il trofeo del terzo posto a Le Mans sapendolo bene. Non c’era nulla di scontato in questa prestazione che ha regalato una spruzzata di buon umore e (cauto) ottimismo in un box dove l’aria stava diventando pesante.

Sono contento, perché dopo le qualifiche ero abbastanza pessimista - confessa il Dottore - Abbiamo lavorato bene ieri sera, facendo due o tre scelte corrette e nel warm up mi sono sentito bene. Però quando parti dalla terza fila può accadere di tutto, invece sono riuscito a essere veloce fino alla fine. La cosa che mi rende più contento è essere arrivato a soli 5 secondi da Marquez”.

Potevi sperare in qualcosa di più?
No, questo è il nostro massimo potenziale. Su questa pista l’anno scorso avevamo dominato, senza la mia caduta nel finale ci sarebbero state tre Yamaha sul podio. Invece oggi sono arrivato 3° e non avrei potuto fare qualcosa in più”.

È da 15 GP che Yamaha non vince una gara…
E non è un caso. Io l’avevo detto a febbraio e di solito preferisco non farlo, perché finisce che ci prendo”.

C’è il rischio che questo digiuno continui per tutto il 2018?
Impossibile dirlo ora. Non abbiamo particolari problemi, semplicemente i nostri avversari sono più veloci.

Questo podio è anche un segnale per gli uomini di Iwata?
Rende la squadra contenta e lo sono anche io. Spero che possa essere anche una spinta per migliorare”.

Perché non è ancora arrivato quello che chiedi?
Ho molta esperienza con i giapponesi quindi posso dire che… non so il perché (ride). Parlo molto con loro, mi ascoltano e scrivono tutto quello che dico e poi fanno quello che vogliono. Scherzi a parte, mi piace lavorare con i tecnici di Yamaha, ma in questo momento bisognerebbe cambiare marcia rapidamente e solitamente loro non sono troppo reattivi.

Come si affrontano certi momenti?
Non buttandosi giù, ma cercando di trovare quel 20, o anche solo 10%, in più. È quello che faccio nei turni di prove libere, non pensando troppo ai tempi ma a cosa può essere migliore in previsione della gara”.

Qui ci sei riuscito…
Ma è una pista che ci aiuta, in altre non sarà così. Bisognerà tenere duro e portare casa punti, sperando di avere i miglioramenti che ci servono nella seconda parte di stagione”.

La prossima pista è il Mugello: quali sono le tue previsioni?
Prima dei test della scorsa settimana mi sentivo abbastanza ottimista, adesso sono abbastanza pessimista. Ho fatto piangere in quelle prove. Però è un Gran Premio fantastico e dovrò riuscire a trasformare la pressione in energia positiva”.

Marquez ha preso il largo in classifica, cosa ti aspetti da ora in poi?
“Marc ha già un buon vantaggio, però la cosa peggiore per i suoi avversari non è il gap in termini di punteggio ma il fatto che sia il pilota più veloce in pista”.


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