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Moto3, Di Giannantonio 1° ma penalizzato, vince Arenas a Le Mans

Fabio taglia una variante uscendo di pista e subisce i tre secondi inflitti dalla Race Direction. Migno e Ramirez sul podio, a terra Bezzecchi e Martin

Moto3: Di Giannantonio 1° ma penalizzato, vince Arenas a Le Mans

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Mentre Fabio di Giannantonio piangeva, la Direzione Gara aveva appena terminato i suoi calcoli: il Gran Premio di Francia è stato caratterizzato da numerose penalizzazioni, piovute dopo alcuni tagli di variante ed uscite di pista, costate care ad Antonelli, a Kornfeil ma, soprattutto, costata molto di più al “Diggia” che, coi tre secondi in più ricevuti, vede il primo successo nel Mondiale volare via, come una teorica leadership in classifica. Il romano è uscito alla Chicane Dunlop, per evitare il contatto con un avversario; la manovra non è passata inosservata, e la penalità è arrivata puntuale.

In gara è successo di tutto: sorpassi, uscite di pista, rimonte ed incidenti. Gli ultimi passaggi sintetizzano perfettamente quanto accaduto: dalla caduta di Bastianini, fuori nell’ultima curva prima del traguardo, ecco il numero da motocross del già “punito” (di un 1 secondo e tre decimi) Jakub Kornfeil, degno imitatore del miglior Jeremy Mc Grath: il ceco passa sopra la Honda del Bestia, decolla in volo (mancava solo il saluto al pubblico) atterra nella sabbia e continua la corsa; nell’ultimo giro Bezzecchi scivola coinvolgendo Martin, Di Giannantonio la spunta e taglia il traguardo esultando, per poi ricevere una doccia fredda una volta rientrato nella pit lane, difficilmente dimenticabile.

In tutto questo, chi vince?! Albert Arenas, bravo e paziente, costantemente nel gruppo dei migliori dal primo all’ultimo passaggio:non me l’aspettavo – ammette lo spagnolo – questa è una sorpresa bellissima, anche se sapevo di poter salire sul podio”. Per lui è la prima affermazione iridata.

La KTM torna al successo, Andrea Migno torna sul podio:che botta di culo – ride compiaciuto il  Mig – dopo quasi un anno, rieccomi qui. Sono molto contento, vediamo d continuare così”. Per il team Angel Nieto capitanato da Gino Borsoi è una bellissima doppietta.

Completa il podio Marcos Ramirez, con la moto austriaca del team Bester: “sono felice, anche perché non sapevo di avere conquistato un terzo posto” ha ammesso lo spagnolo ad ostilità cessate.

A tuta sfilata, Di Giannantonio dice ciò che pensa, dopo il suo quarto posto:una gara bellissima – svela – credevo di averla vinta; non penso di aver commesso chissà quale manovra irregolare, perdere così è bruttissimo. Mi hanno rubato mezza vittoria”. Difficile non capire la delusione del giovane romano.

Antonelli quinto – anch’egli penalizzato – lo spettacolare Kornfeil sesto; per l'italiano un secondo ed otto decimi da addizionare al risultato finale, per Jakub un secondo e tre; i due hanno lottato per il primo posto, i rispettivi errori e le punizioni loro comminate hanno determinato i risultati finali.

Settimo Arbolino, autore di una buona gara, notevole ottavo posto per Aron Canet, arrivato dopo una perentoria rimonta dall’ultima casella di partenza; a punti anche McPhee, un altro che scattava da una posizione dettata dalla Race Direction, due puti iridati per Dennis Foggia, uno per il tedesco Oettl, vincitore a Jerez

Nella sabbia, oltre a Bezzecchi - comunque ancora in testa alla classifica - e Martin, Lorenzo Dalla Porta alla Garage Vert mentre era nei primi cinque, caduto anche Nicolò Bulega nella chicane Dunlop: per lui questo è un anno davvero duro e privo di soddisfazioni.

Classifica piloti: Bezzecchi 63, Di Giannantonio 59, Canet 56.

 

LA CRONACA- Martin, dalla pole, affronta il primo curvone a destra in testa, già con qualche metro di vantaggio nei confronti del plotone: Kornfeil è secondo, Bastianini terzo, Bezzecchi e Di Giannantonio lottano subito per le posizioni migliori, più indietro Canet – in un solo passaggio – ha recuperato tantissime posizioni dall’ultima casella della griglia.

Kornfeil supera Martin in staccata e si mette al comando delle operazioni, ma Jorge rimette la sua Honda davanti alla KTM del pilota ceco, costretto ad uscire di pista dopo aver subito il sorpasso; viene segnalato un jump start a Livio Loi, che dovrà rispettare la penalizzazione transitando dalla pit lane.

Cade l’argentino Rodrigo, a terra alla curva Garage Vert; per l’argentino è l’ennesimo volo del weekend. Grande battaglia in testa alla corsa, dove Martin, Kornfeil e Bezzecchi si contendono il successo, ma anche Diggia è con loro, portando con sé Enea Bastianini.

Marco Bezzecchi approfitta di un piccolo varco lasciato da Martin e passa in prima posizione infilandosi all’interno nella destrorsa curva 13, Di Giannantonio lo copia e supera lo spagnolo compagno di squadra prendendosi la seconda posizione. Quarto è il Bestia, quinto Ramirez, Antonelli e la sua Honda SIC58 coprono la sesta posizione, Migno ed Arbolino si trovano in top ten, continua la rimonta Aron Canet, ora dodicesimo a 14 giri dal termine.

Un giro più tardi, cade Nicolò Bulega, a terra nella chicane Dunlop. Bezzecchi guida la gara, le due Honda Gresini lo seguono, Bastianini e Kornfeil nei primi cinque, con Antonelli che esce di pista, perdendo la sesta posizione.

Viene comunicata la penalizzazione a Jakub Kornfeil, autore di un taglio di variante tra la 9 e la 10; il pilota ceco dovrà aggiungere un secondo e tre decimi a fine gara. Stessa punizione per Niccolò Antonelli, che ha tagliato la chicane Dunlop: il numero 23 sarà penalizzato di 1 secondo ed otto decimi a fine Gran Premio.

Va a terra Lorenzo Dalla Porta, lungo alla Garage Vert e poi giù nella sabbia; Martin supera Bezzecchi e balza al comando, Di Giannantonio e Bastianini se le danno per la terza posizion, Kornfeil ed Antonelli sono nei primi 5 ma, va ricordato, a fine corsa dovranno scontare le rispettive penalizzazioni. Migno è settimo, Arbolino decimo.

A sei passaggi dalla fine, Bezzecchi conduce la gara, Martin è secondo, Bastianini terzo; Diggia è quarto, dietro agli scarichi della sua Honda ci sono Kornfeil ed Antonelli. Diggia taglia una variante tentando di resistere agli attacchi del pilota ceco e rientra subito in pista.

Bezzecchi commette un piccolo errore e Martin ne approfitta, mettendosi al comando del Gran Premio; restano 5 passaggi e lo spagnolo viene (ancora) superato da Bezzecchi, Bastianini è terzo, Di Giannantonio quarto; con Kornfeil e Migno puniti da penalità, Migno è in una buona settima posizione. Cade il tailandese Atiratphuvapat.

Penultimo giro, esplode la bagarre: Bezzecchi, Martin e Diggia si alternano al comando più volte, Bastianini e Kornfeil litigano per la terza; lo spagnolo numero 88 è al comando a metà pista, ma “Bez” non ci sta, tornando primo; cade Bastianini nell’ultima curva prima del traguardo, Kornfeil passa sopra la sua Honda con un numero degno di una gara da Motocross: salta, vola, atterra e resta nella top ten.

Nelle ultime curve un altro patatrack: Bezzecchi e Martin vanno in terra, Diggia vince, Arenas e Mingo sul podio….. Antonelli è quarto, Kornfeil appena dietro. Ma attenzione: tre secondi penalità a Diggia dopo il taglio di variante, la vittoria va ad Arenasa, Migno è secondo, sul podio

 

 

 

 

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