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MotoGP, FP2: Dovizioso risponde a Marquez, 3° Rossi

Il 93 fa paura accusando poco più di un decimo senza nemmeno utilizzare la gomma soft, 10° Lorenzo, fuori dalla top ten Petrucci e Iannone 

MotoGP: FP2: Dovizioso risponde a Marquez, 3° Rossi

La sfida continua! Dopo averli visti protagonisti nella FP1, Andrea Dovizioso e Marc Marquez conquistano i riflettori del pomeriggio a Le Mans. Questa volta a guardare tutti dall’alto è però il forlivese, autore del crono di 1’31”936. Con la gomma soft, l’alfiere di Borgo Panigale è l’unico in grado di scendere sotto il muro dell’1’32”, siglando il nuovo record del circuito.

Dovizioso fa la voce grossa, ma c’è da dire che Marc Marquez fa davvero paura. Nonostante i 168 millesimi incassati dall’avversario, lo spagnolo ha siglato il proprio tempo con lo pneumatico duro, senza bisogno di affidarsi a quello soft. Avete capito bene! Un segnale che non sarà  certo sfuggito alla concorrenza.

All’ultimo tentativo disponibile, il 93 ha relegato al terzo posto Valentino Rossi per soli 75 millesimi. Durante la sessione il Dottore ha lavorato con gomma dura, precedendo Maverick Vinales (+0.268). La competitività della M1 è confermata anche da Johann Zarco, autore del quinto tempo a poco più di tre decimi dalla vetta (+0.343). Buoni spunti sono giunti dall’idolo locale, che ha lavorato principalmente con lo pneumatico medio.

Il turno del pomeriggio lo si può definire come quello delle cadute. Già, perché tra i tanti  sono finiti a terra Cal Crutchlow, Scott Redding, Danilo Petrucci, Takaaki Nakagami e Pol Espargarò. Nonostante l’inconveniente, lo spagnolo della KTM ha mostrato grande fiducia nella FP2, agguantando la settima piazza alle spalle di Jack Miller (+0.366).

Forte del sesto tempo, alle spalle della Honda di Dani Pedrosa, l’australiano è il secondo più veloce in casa Ducati, dal momento che Jorge Lorenzo non va oltre il decimo tempo, portandosi negli scarichi dell’Aprilia di Aleix Espargarò per soli quattro millesimi. Il maiorchino riesce comunque a rimanere agganciato alla top ten, precedendo la Honda di Cal Crutchlow per dieci millesimi.  

Se Lorenzo rincorre, non da meno è Danilo Petrucci, costretto a fare i conti con un gap dalla vetta che supera i sette decimi (+0.711). La scivolata del pomeriggio ha sicuramente complicato i piani del ternano, soltanto tredicesimo a fine sessione. Lo segue la Suzuki di Andrea Iannone (+0.816), rimasto in ombra durante la sessione del pomeridiana, mentre 20° Franco Morbidelli, attardato di oltre un secondo e mezzo. Domani sarà necessario voltare pagina.

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