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MotoGP, Rossi accusa la Yamaha: serve più reattività

"Il problema è essere contenti di un 5° posto che sarebbe stato un 8°. Sono frustrato, le evoluzioni della moto non hanno portato a nulla"

MotoGP: Rossi accusa la Yamaha: serve più reattività

La pazienza di Valentino sembra avere raggiunto a Jerez il proprio limite. La Yamaha non sta facendo progressi e, ancora un volta, i due piloti ufficiali sono state delle semplice comparse nel Gran Premio di Spagna.

Alla fine un 5° posto non è nemmeno un risultato così malvagio dopo un fine settimane del genere, posso considerarmi fortunato - rimugina il Dottore - Il problema è proprio essere contenti per un 5° posto, che sarebbe stato un 8° senza la caduta di Dovizioso, Lorenzo e Pedrosa. Questo dice molto della nostra condizione tecnica al momento”.

In verità bisognerebbe considerare anche le scivolate di Crutchlow e Rins, “ma diciamo che un paio di cadute le si mettono sempre in conto in una gara” la mette sul ridere. In verità, Rossi non ha assolutamente voglia di scherzare.

Stiamo soffrendo - continua - Ho sempre cercato di parlare con la Yamaha per dire quello che serve per migliorare, ma purtroppo il tempo passa e ancora non abbiamo risolto nulla. Spero che ci sia un maggiore impegno nei prossimi mesi e di potere fare un passo in avanti in non troppo tempo”.

Guardando la classifica della gara di oggi, si vede un segnale positivo ma non è abbastanza.

“L’anno scorso ero arrivato a 38 secondi dal vincitore,  oggi sono stati 8. Da un certo punto di vista 30 secondi sono un’enormità, ma sarei comunque arrivato 8°. Abbiamo bisogno di una mano per essere competitivi” sottolinea.

I dubbi si sono trasformati in certezze e Valentino vuole risposte.

Più che arrabbiato sono frustrato - continua - Secondo me è chiaro quello che dobbiamo fare per migliorare. La cosa peggiore è che non siamo abbastanza reattivi per risolvere i nostri problemi. Passano le gare, le settimane e i mesi, non dico che dopo un anno abbiamo gli stessi problemi, la moto è migliorata, ma gli altri hanno fatto un passo in avanti più grande del nostro. Sono convinto che abbiamo il potenziale per riuscirsi, ma serve velocità o passerà un altro anno”.

Quella di Valentino non è una stroncatura della M1.

Non credo che serva un cambiamento radicale - specifica - Dobbiamo mettere a posto due o tre cose. Domani ci saranno i test, avremo qualche novità ma non sono quelle che risolveranno la situazione. Se Yamaha ci metterà il 100% del suo impegno potremo impiegarci la metà del tempo. Parlerò ancora con loro, è chiaro quello che serve”.

Intanto, Zarco ha festeggiato sul podio e questo crea ancora più imbarazza.

Johann è uno dei top rider e, come ho detto ieri, il suo stile di guida e la sua corporatura gli permettono di fare la differenza su alcune piste, come qui o a Valencia - l’analisi - Però significa anche che l’evoluzione degli ultimi anni non ha portato a nulla e quindi dobbiamo migliorare qualcosa”.

Le ultime parole del Dottore sono sull’incidente che ha coinvolto il Dovi.

“Se dovessero fare il Cid, direi che Lorenzo e Pedrosa dovrebbero pagare ognuno i propri danni - scherza - C’è stato un concorso di colpa: Jorge non poteva vedere Dani e vale lo stesso per Pedrosa”.


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