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MotoGP, Petrucci: servono grandi palle per andare controcorrente

Danilo partirà nono: "in gara potremmo rischiare usando le gomme morbide". Miller dalla dodicesimo: "dovremo preservare gli pneumatici guidando intelligentemente"

MotoGP: Petrucci: servono grandi palle per andare controcorrente

Con Danilo Petrucci nono e Jack Miller dodicesimo, il team Pramac può ambire domani ad un piazzamento da top ten per entrambi i piloti e, con un po' di bagarre e mestiere, anche a qualcosa di più.

Danilo scatterà dalla terza fila, dopo un turno di qualifica molto duro:non ho mai visto una qualifica con otto piloti racchiusi in un decimo e mezzo – racconta Petrux – ma, ormai, siamo abituati a distacchi così risicati. Potevo ottenere di più, ho fatto un giro abbastanza al limite, tuttavia sono contento perché ho lavorato bene e sono messo meglio sul passo gara”.

Come si è comportata la Desmosedici GP18?

Rispetto alle precedenti piste, qui a Jerez l’asfalto offre un grip maggiore ed è questa la differenza buona per noi. La situazione resta comunque complicata: quando l’aderenza è bassa, soffriamo e, neppure qui a Jerez, possiamo ambire al podio, questo è chiaro: le tre Honda sono le favorite e poi ci sono anche Zarco e Iannone, poi Rossi e Vinales… saranno in tanti ad andare forte domani”.

Che obiettivo ti poni, quindi?

Non escludo niente: domani voglio essere la migliore Ducati ma sarà difficile: Dovizioso è un passo avanti nella confidenza con la moto, Lorenzo è molto forte a Jerez, ma siamo sempre stati vicini e a volte davanti. Domani potremo fare una scelta di gomme differenti e controcorrente, vedremo in base ai nostri dati; la morbida potrebbe fare la gara, vedremo. Nella FP4 abbiamo provato la media, ma ha avuto un calo. Penso che rischieremo usando la morbida: bisogna avere delle grandi palle per andare controcorrente rispetto a quello che dicono i dati; per lottare con i migliori 24 piloti del Mondo, serve tanto coraggio”.

Anche Jack Miller ha lottato con gli avversari in prova e pure contro il caldo: ho tribolato un po' in qualifica a causa del caldo – spiega Jack – perché non sono riuscito a mettere più di un giro insieme. Nel primo Danilo era di fronte a me e pensavo che lui fosse un buon punto di riferimento. Quando sono uscito con la seconda gomma non ho avuto le performance che volevo, perché slittava. Stiamo analizzando i dati, ma scivolava davvero troppo in punti della pista anomali. Sono davvero felice che siamo stati capaci di entrare in Q2 stamattina”.

Per quanto riguarda il passo gara? Le previsioni meteo dicono che sarà più caldo.

Ho messo la gomma dura nella FP4 e ho lavorato sul passo gara e sono soddisfatto. Ogni giro era in 1’39, tranne gli ultimi due nei quali c’era traffico in pista, sono quindi contento. Il ritmo gara non dovrebbe essere un problema, domani metteremo due gomme dure, le proveremo nel warm up”.

Crutchlow in pole, Pedrosa è un riferimento per te? Lui può usare due gomme dure.

Sicuramente il peso contenuto di Dani lo aiuta. Lui ha un vantaggio di 20 chili rispetto a noi, ma è anche vero che riesce a lavorare con questa caratteristica ed è molto bravo, gli do credito. Domani dopo le prime gare di Moto3 e Moto2 la pista sarà gommata e sarà il momento più caldo del giorno, avremo una gara speciale: l’anno scorso Lorenzo era sul podio, guidando costantemente pulito con un passo da riferimento; questo dimostra che a Jerez bisogna guidare preservando le gomme, intelligentemente”.

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