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MotoGP, Zarco: "Con KTM per arrivare allo stesso livello di Marquez"

Le dichiarazioni di Johann Zarco, Jorge Lorenzo, Andrea Iannone, Maverick Vinales ed Esteve Rabat nella conferenza stampa del giovedì

MotoGP: Zarco: "Con KTM per arrivare allo stesso livello di Marquez"

La notizia del giovedì è l’ufficialità di Johann Zarco con KTM. Dopo tante voci, finalmente è arrivata l’ufficialità: “Sarà una grande sfida – ha detto il francese - è bello vedere un pilota europeo con un team europeo, sono convinto che di poter avere un futuro fantastico. Ho scelto questa Casa perché voglio giocarmi la sfida, soprattutto dopo la scorsa stagione, che mi ha regalato grande consapevolezza”.

Durante questi mesi non mancavano i rumors inerenti l’eventuale passaggio del francese con Honda: “Potrei convivere tranquillamente con Marc – ha sottolineato il portacolori Tech3 - il fatto è che se voglio un compagno come Marc devo essere forte come lui. Inoltre, se hai un livello di guida alto, puoi sfruttare al meglio le caratteristiche della moto. L’unica cosa che voglio è raggiungere il livello di Marquez e capire come farlo con KTM”.

Ad ascoltarlo con attenzione è Maverick  Vinales: “L’ultima gara è stata positiva e farò il massimo qua a Jerez – ha dichiarato - sono curioso di vedere come funzionerà la moto e  già da domani ne capiremo di più”. Le aspettative non mancano nemmeno nei confronti di Andrea Iannone, reduce dal podio al COTA: “E’ un momento positivo – ha commentato il 29 - avevo bisogno di un simile risultato in America e sono felice, soprattutto per il lavoro svolto insieme alla squadra. Penso che il podio sia una conseguenza di tutti gli sforzi da parte del gruppo e questa è la conferma più grande. Ovviamente devo mantenere la concentrazione e proseguire su questa strada, mantenendo i piedi a terra - ha avvisato - non dobbiamo creare troppe aspettative, perché la concorrenza è agguerrita e non sempre possono arrivare risultati del genere come quello dell’America. Per noi questa è la base da cui ripartire, anche perché questo è come se fosse il primo vero anno con la Suzuki".

 Un grosso punto interrogativo aleggia sul futuro di The Maniac: “Non stiamo ancora parlando – ha ammesso il pilota di Vasto - sono concentrato solo sul presente. Voglio dare il meglio e penso di avere la giusta fiducia con la squadra”. Tra le domande presentate al pilota di Vasto c'è anche quella social, dove gli viene chiesto di cosa ha paura quando è in sella alla propria moto, Iannone risponde scherzando: "Ho paura di Marc". In seguito i due si scambiano un cinque sorridendo.

L’appuntamento di Jerez sarà fondamentale anche per Jorge Lorenzo, chiamato a riscattare l’avvio di stagione incolore: “Questa è una pista che negli anni mi ha dato buoni risultati – ha ricordato il 99 -  purtroppo l’inizio di Campionato si è rivelato complicato, ma io farò in modo di cambiare tendenza e mostrare il mio valore. In inverno sono riuscito ad essere competitivo e potrà succedere di tutto questo fine settimana”. Di sicuro manca ancora la fiducia con la nuova moto: “In gara la GP18 mi dà più problemi rispetto alla GP17 –ha sottolineato il maiorchino - ci sono stati momenti positivi, ma non sono riuscito ad essere veloce come volevo”. Anche il nome di Lorenzo è al centro delle trattative di mercato: “Non sono in una buona posizione per trattare il futuro – ha ribadito - penso solo ai miei risultati”.

L’ultima battuta della conferenza è per Tito Rabat: “Queste prime tre gare me le sono godute più degli ultimi due anni in MotoGP – ha detto - con la moto ho buone sensazioni e cercherò di confermarmi anche in Spagna”.

Non manca poi una domanda riguardante i fatti che hanno condizionato il round di Rio Hondo: “Nelle moto è impossibile fare regole perfette e stabilire decisioni giuste per tutti – ha dichiarato Dovizioso - è giusto avere maggiore severità e sono convinto sia l’unica via da seguire. Ne abbiamo parlato in Safety Commission”. Chi guarda avanti è invece Maverick Vinales: “La questione è ormai passata e bisogna pensare a questa gara”. Lorenzo aggiunge invece: “Non ho paura di gareggiare con Marc, ma continuo a credere nelle mie idee, già sei anni fa dissi che c’erano da prendere decisioni severe verso alcuni piloti”.  

 

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