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MotoGP, Lorenzo: Rossi mi copiava assetti e allenamenti

Jorge lo rivela nel suo ultimo libro: "chiesi che Meregalli non assistesse più alle mie riunioni tecniche, sospettavo che dicesse tutto a Valentino"

MotoGP: Lorenzo: Rossi mi copiava assetti e allenamenti

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Si intitola Quello che ho imparato fino ai 30 l’ultima fatica letteraria di Jorge Lorenzo, un pilota che ha affinità con i libri considerato che questa è già la sua terza pubblicazione. Il maiorchino ha voluto rivelare ai lettori alcuni retroscena della sua carriera, senza dimenticare gli anni in Yamaha con Valentino.

Nel suo ultimo libro, Jorge si è concentrato sul 2013, la stagione in cui il Dottore tornò in Yamaha.

Rossi era tornato in Yamaha e c’era l’interesse che migliorasse i suoi risultati - scrive Lorenzo - Scoprii che il mio preparatore, Antonio Casciano, si era incontrato a Tavullia con Rossi e il suo preparatore. Gli aveva spiegato il mio modo di allenarmi e decisi di interrompere la mia collaborazione con Antonio. Valentino iniziò ad allenarsi con le identiche moto che io utilizzavo a Gerno,  facendo gli stessi miei esercizi. Casualità o meno, iniziò a essere più competitivo”.

Secondo Lorenzo, però, il Dottore non si limitò a copiargli i metodi di allenamento ma anche l’assetto della sua moto.

Decisi di parlare con Maio - si riferisce al team manager Meregalli - Potevo accettare che ci copiassero gli assetti prima di ogni gara, ma quello ero troppo. Preferii che Meregalli non assistesse più alle riunioni tecniche dopo ogni turno di prove, sospettavo che poi dicesse tutto alla squadra di Rossi”.

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