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MotoGP, Dovizioso: il rinnovo? Meglio se fosse andata diversamente

"Sono abbastanza bravo a gestire queste situazioni, ma sono umano, continueremo a parlare. La gara? Ho faticato troppo con la Ducati"

MotoGP: Dovizioso: il rinnovo? Meglio se fosse andata diversamente

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Anno nuovo, problemi vecchi. Lo si potrebbe definire così il round a stelle e strisce di Andrea Dovizioso. Una gara agrodolce per il pilota forlivese, a cui non resta che consolarsi con il quinto posto alle spalle di Valentino Rossi. La nota positiva è che l’alfiere Ducati tornerà in Europa da leader del Mondiale, anche se con un solo punto di vantaggio nei confronti di Marc Marquez.

Tra i temi del post gara c’è la questione contratto su cui il pilota viene incalzato.

“Sono abbastanza bravo a gestire questa situazione, anche se sono umano  - ha sottolineato il forlivese - sarebbe meglio fosse andata in un altro modo, ma andiamo avanti così. Noi stiamo continuando a parlare e ognuno prenderà la decisione”.

Dovizioso preferisce spostare l’attenzione sulla gara.

Non è male tornare in Europa da primi nel Campionato, ma dipende da che punto di vista vogliamo guardarlo – ha commentato - speravo di essere più competitivo al COTA, invece ho faticato come lo scorso anno qua ad Austin. C’è comunque stato un bel passo avanti sul piano della gestione delle gare, ma non basta per giocarci il Campionato – ha ammesso – così facendo  non possiamo permetterci di fare settimo e o ottavo per il Mondiale”.

Andrea non nasconde le difficoltà.

È stato un fine settimana difficilissimo – ha ammesso – abbiamo fatto le scelte giuste di assetto e con la carena, così come per le gomme. Penso di aver portato a casa il massimo, anche se mi sarebbe piaciuto passare Zarco prima, perché avrei potuto spingere di più. Peccato, perché ho combattuto troppo con la Ducati”.

Di sicuro il portacolori Ducati non può dirsi entusiasta.

Devo rimanere positivo – ha commentato – ad inizio stagione si parte con delle sensazioni, però quelle non sono mai quelle definitive. Non mi aspettavo una situazione troppo diversa da quella attuale – ha ammesso - lo scorso anno faticavamo in certe piste come ora. La Honda ha compiuto un passo avanti, la Yamaha ha meno bassi del 2017 e la Suzuki sta migliorando”.

Intanto la prossima settimana Michele Pirro tornerà in pista con la GP18.

“Non tocca a me dire quale parte della moto sviluppare perché sarebbe stupido – ha sottolineato il forlivese - io devo soltanto dare le indicazioni precise di ciò che ho bisogno. Queste non sono diverse rispetto a cinque anni fa, il centro della curva è il punto dove perdiamo di più”.

Andrea entra poi nel merito della questione.

La Ducati ha il proprio DNA e anche dei punti forti, come rettilineo e la staccata, mentre nelle piste dove si favorisce lo scorrimento paghiamo. È complicato trovare la soluzione – ha svelato - purtroppo il passo avanti compiuto in inverno non è ancora sufficiente, dal momento che fatichiamo. Qua ad Austin il problema era la velocità, infatti il distacco da Marquez è significativo”

Archiviato il round statunitense, adesso la mente del forlivese è rivolta ai round europei.

“Le prossime due gare saranno abbastanza complicate – ha avvisato - quest’anno poi le condizioni saranno molto diverse. Dopo Losail avevo detto che le prossime quatto gare ci avrebbero fatto capire molto e in Argentina e Texas abbiamo avuto conferme. Sinceramente non so cosa aspettarmi da Jerez e Le Mans, di sicuro saranno utili per confermare le cose positive”.

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