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MotoGP, Lorenzo: "Honda e Yamaha hanno più agilità della Ducati"

Il maiorchino svetta tra le Rosse ad Austin: "La GP18 ha più potenziale, ma non riesco ancora a sfruttarlo al massimo"

MotoGP: Lorenzo: "Honda e Yamaha hanno più agilità della Ducati"

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La notizia di giornata è che la Ducati di Jorge Lorenzo è la più veloce tra le Rosse in pista ad Austin. Il maiorchino archivia infatti il venerdì col settimo crono, precedendo Andrea Dovizioso. Qualora dovesse piovere in occasione della FP3, il 99 avrebbe già la certezza di accedere direttamente alla Q2.

È stata una giornata particolare – ha esordito Jorge – l’asfalto di Austin non è particolarmente favorevole in termini di grip, di conseguenza diventa difficile realizzare il tempo. Come abbiamo visto tutti i piloti sono più lenti, inoltre è complicato avere un buon passo con tutti questi avvallamenti”

Il settimo crono regala però soddisfazione al maiorchino.

“Sono contento della mia prestazione – ha ammesso – potevo fare qualcosa di più, purtroppo ho perso alcuni decimi in occasione della caduta di Nakagami, dato che sono stato costretto a chiudere il gas. Essere però nei primi dieci è importante - ha aggiunto - soprattutto viste le previsioni meteo del sabato”.

Le condizioni della pista stanno però mettendo a dura prova le Rosse.

 “Qua ad Austin abbiamo mantenuto lo stesso assetto di Qatar e Argentina – ha svelato il  99 – il fatto è che con tutti questi sobbalzi c’è meno grip, di conseguenza noi piloti Ducati fatichiamo, mentre Honda e Yamaha hanno maggiore agilità”.

L’attenzione del 99 si sposta poi sulle gomme.

Con lo pneumatico  medio fatico più del previsto, perché è troppo duro per me e sono lontano dai migliori – ha analizzato – ho invece avuto maggiore confidenza con la morbida, però dovrò vedere. Di sicuro con quelle usate fatico a trovare il ritmo, mentre con quelle nuove le sensazioni sono positive”.

Per quanto visto sembra che la Ducati sia costretta a fare i conti con gli stessi problemi di un anno fa. E pensare che nel test di Sepang Lorenzo aveva sorpreso tutti.

 “La moto e le sensazioni sono diverse rispetto al 2017 – ha precisato Lorenzo - non è cambiando il motore o il telaio che la moto migliori del tutto. Magari c’è un miglioramento del 60% - ha sottolineato – quello che posso dire è che la GP18  ha maggiore potenziale, ma non abbiamo ancora ottenuto il massimo. Forse quei test di Sepang ci hanno portato un po’ fuori strada, anche se sul passo gara non ero messo così male nei test”.

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