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MotoGP, Zarco: "una fortuna il ride through a Marquez"

Il francese: "Sarebbe stato complicato tenere il suo passo. La mia Yamaha ha il potenziale per arrivare alla vittoria ed è ciò che voglio"

MotoGP: Zarco:

Nella roulette di Termas de Rio Hondo, Johann Zarco ha provato fino all’ultimo a far saltare il banco. Alla fine il francese del team Tech3 si è dovuto accontentare del secondo posto alle spalle di Cal Crutchlow. Un risultato che per lui vale quasi come un successo.

È stata una gara difficilissima, dato che ho spinto al massimo in condizioni non semplici – ha esordito il francese – quando ho visto Marquez partire ho pensato che sarebbe stato faticoso tenere il suo ritmo. Siamo stati quindi fortunati per il suo rientro al box – ha ricordato - il mio obiettivo era mantenere la posizione, evitando errori. Cal aveva qualcosa in più, ho pensato a vincere, però il secondo posto è bellissimo”.

L’attenzione si sposta poi sulla scelta della gomma, che ha tenuto tutti sotto scacco.

“Non ero così convinto di mettere la slick – ha ammesso il francese - ho utilizzato la morbida anteriore, che si è rivelata performante per tutta la gara. Se fosse stato più caldo sarei partito con la media”.

Johann entra poi nel merito.

 “Inizialmente la mia idea era quella di rimanere con la gomma rain – ha svelato  - il fatto è che poi non c’era più tempo per passare alla slick, dato che era troppo tardi.  Ritornare al box è stata quindi la cosa migliore, anche se devo ammettere che siamo stati fortunati. Miller avrebbe infatti vinto”. 

Oltre al podio, Zarco può ritenersi soddisfatto per aver portato al traguardo la prima delle Yamaha. Ci si chiede cosa cambi tra la sua moto e quella factory?

“Fino a quando rimango davanti preferiscono non sapere –ha risposto il portacolori Tech3 - il mio obiettivo è prendere punti e la moto va bene, posso dire che la mia Yamaha è come forte quella dello scorso anno. La M1 ha il massimo del potenziale per vincere e io voglio arrivare a quello”.

L’ultima battuta riguarda sul futuro, ma lui vira. Johann non intende dare risposte sorridendo e salutando così: “Almeno parlate di me”.  

 


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