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MotoGP, FP2: Marquez incontenibile a Rio Hondo, ultimo Dovizioso

Lo spagnolo rifila mezzo secondo agli inseguitori, in grave difficoltà le GP18 con Lorenzo e Petrucci fuori dai primi dieci, 4° Iannone, 7° Rossi

MotoGP: FP2: Marquez incontenibile a Rio Hondo, ultimo Dovizioso

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Le gocce d’acqua scese all’inizio del turno non spaventano Marc Marquez, che nella seconda sessione di libere si rivela imprendibile. È soltanto venerdì, ma il sei volte iridato ci ha tenuto a mandare un segnale ben chiaro alla concorrenza riguardo la propria competitività. Con la media al posteriore, lo spagnolo scende sotto il muro dell’1’40”, bloccando il crono sull’1’39”395. Marc sembra giocare con gli avversari, a tal punto da mettersi negli scarichi di Vinales, sorpassandolo, per poi aspettarlo di nuovo e infilarlo in un secondo momento.

Tutto sembra quindi andare nel verso giusto per il pilota di Cervera, anche se a turno concluso c’è stato un attimo di paura, quando nella prova del flag to flag, la sua moto lo ha quasi sbalzato in corsia box. Il sorriso impresso sul volto conferma però la superiorità del 93 sul tracciato argentino. Per quanto visto fino a questo momento la Honda sembra appartenere a un alto pianeta e il secondo crono di Cal Crutchlow (+0.404) a meno di mezzo secondo dallo spagnolo ne è la testimonianza. Poco più arretrato Dani Pedrosa (+1.099), costretto ad accontentarsi del quinto tempo alle spalle di Andrea Iannone per soli 39 millesimi.

Se la moto giapponese scappa, il pomeriggio in casa Ducati è di quelli da dimenticare. Fa scalpore vedere Andrea Dovizioso occupare l’ultima posizione in fondo alla gruppo con tre secondi e mezzo di gap dalla vetta (+3.578). La GP18 soffre tremendamente nell’ultimo settore della pista, dove lascia per strada addirittura nove decimi. Un abisso nel confronto con la Honda.

Lo stesso discorso vale per Jorge Lorenzo, soltanto diciassettesimo a quasi due secondi dalle leadership (+1.939), mentre Danilo Petrucci non riesce ad andare oltre la tredicesima piazza (+1.468) alle spalle del compagno Jack Miller. Per i tre piloti che utilizzano la GP18 è un problema non da poco, perché in caso di pioggia nella FP3, sarebbero costretti a dover passare dalla Q1, dal momento che sono fuori dai primi dieci del venerdì nella combinata.

In casa Ducati non resta quindi che consolarsi col terzo crono a sorpresa siglato nel finale da Tito Rabat (+0.951). Lo spagnolo precede la Suzuki di Iannone, che purtroppo non è riuscito a migliorarsi rispetto al mattino. Chi si migliora è invece Maverick Vinales (+1.115), capace di risalire fino al sesto posto davanti a Valentino Rossi (+1.182). Un passo avanti per i due alfieri Yamaha, nonostante ci sia oltre un secondo da colmare nel confronto con Marquez. È andata addirittura peggio a Johann Zarco (+1.579), finito al quattordicesimo posto, anche se la prestazione del mattino gli consente di rimanere agganciato al treno dei primi dieci alle spalle di Alex Rins, autore dell’ottavo crono di giornata.

Per quanto riguarda Aprilia, Aleix Espargarò archivia il venerdì agganciando la top ten nella FP2, ma al momento non basta per rimanere tra i primi dieci della combinata. Ancora alla ricerca della giusta fiducia Franco Morbidelli, soltanto ventesimo con quasi due secondi e mezzo da recuperare (+2.437).       

 

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