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Buriram è una sorta di rocca forte, dal momento che ha trionfato in ben cinque occasioni. Alla fine Johnny Rea ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, siglato il crono di 1’33”327 che gli permette di portare la sua Kawasaki al comando al termine delle libere del venerdì.
“Come prima giornata è stata positiva – ha commentato il nordirlandese – i tempi sono buoni, anche se il consumo della gomma posteriore è un aspetto da non sottovalutare in vista della gara di domani. Dovremo quindi apportare alcune modifiche, in particolare le mappature, per cercare di essere più competitivi”.
Di sicuro il nuovo regolamento penalizza non poco la Kawasaki e il nordirlandese evita di nascondersi.
“Nel 2017 mi sentivo molto forte per quanto riguarda la velocità – ha ricordato – adesso sembra invece di essere in sella a una SuperStock. Non riesco più a sfruttare l’accelerazione come lo scorso anno – così ha detto ai colleghi di Speedweek – di conseguenza dovremo cercare qualche soluzione da adottare”.
Fortunatamente il problema alla mano con cui ha dovuto convivere in Australia, resta un lontano ricordo.
“A Phillip Island ho faticato tanto – ha ammesso - qua a Buriram mi sento praticamente al top della forma. Sono infatti riuscito a recuperare le energie fisiche e anche quelle mentali, consapevole di essere competitivo soprattutto sul passo gara”.
In una classifica che vede ben quattro piloti racchiusi in un decimo, lo segue a 54 millesimi Tom Sykes.
“Abbiamo proseguito il lavoro svolto a Phillip Island e sono entusiasta – ha commentato il 66 – nonostante il caldo riusciamo ad essere consistenti e sono preparato in vista della gara”.
Ci sono poi due aspetti che soddisfano l’alfiere Kawasaki.
“Ho avuto buone risposte per quanto riguarda il telaio, trovando la giusta fiducia, inoltre sono veloce anche quando la gomma inizia a consumarsi”.
