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MotoGP, Qatar: rivincita di Vinales, Dovizioso e Iannone 2° e 3°

I TEMPI. Yamaha, Ducati e Suzuki monopolizzano le prime posizioni: Lorenzo è 5°, Rossi 7° mentre Marquez (10°) insegue

MotoGP: Qatar: rivincita di Vinales, Dovizioso e Iannone 2° e 3°

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Si aspettavano i test di Losail per avere delle risposte ma, apparentemente, invece di chiarire le idee le hanno ulteriormente complicate. Guardando la classifica del primo giorno di prove, Yamaha sembra essere risorta nel deserto, Ducati ha confermato le aspettative e Honda sembra avere fatto un passo indietro. Ma è la verità?

Storicamente, la pista del Qatar è sempre stata amica per Yamaha e Ducati e quindi non deve troppo stupire di trovare tre M1 e altrettante Desmosedici nei primi 7 posti. Honda, invece, ha sempre faticato ed ecco le RC213V all’inseguimento in una classifica che è comunque in “stile Moto3”, con 16 piloti in poco più di un secondo.

La Casa di Iwata, dopo il flop tailandese, ha comunque tirato un sospiro di sollievo con il miglior tempo segnato da Vinales in 1’55”053, il 4° di Zarco (a 0”133) e il 7° di Rossi (a 0”379). I problemi di Buriram non si sono quindi ripresentati e i due piloti del team ufficiale sono stati anche gli unici, in questa giornata, a tentare un long run.

Dodici giri per Maverick, con tempi altalenanti ma con un ritmo in crescendo. Valentino ne ha fatti invece 10 di fila, restando sempre nel 1’56”, un buon risultato quindi. Johann, come di consueto, ha fatto uscite più brevi ma comunque convincenti.

Abbiamo detto di Yamaha e ora passiamo a Ducati, che ha trovato ancora una volta in Dovizioso il suo migliore interprete con il 2° tempo a soli 51 millesimi da Vinales. Andrea ha provato anche la carena con le ali prima di tornare alla soluzione standard, ha fatto uscite brevi ma è sempre stato veloce.

Lorenzo in Qatar ha dimenticato i problemi di Buriram e ha chiuso la prima giornata al 5° posto, concentrandosi sul lavoro sulla GP18, dopo che in Tailandia era tornato brevemente sul modello 2017. Jorge non si è risparmiato ed è stato uno degli ultimi piloti a lasciare la pista, migliorando costantemente il proprio ritmo. Come anche Petrucci, che ora ha due moto 2018 nel box, e che ha chiuso in 8ª posizione a 0”475 da Maverick. Meno convincente rispetto al solito Miller, 12° tempo per l’australiano e 0”635 di ritardo.

La sorpresa, invece, è vedere la Suzuki al 3° posto con Iannone. La GSX-RR aveva fatto vedere un miglioramento già in Tailandia, ma con Rins. In Qatar Andrea sembra avere preso le misure e i 54 millesimi pagati da Vinales lo dimostrano. Il pilota di Vasto è stato veloce sul giro secco, ma è stato difficile valutarne con precisione il passo a causa di molti altri e bassi, anche se nell’ultima ora di test si è dimostrato molto consistente. Il compagno di squadra Alex Rins è rimasto più attardato fino agli ultimi minuti, quando ha risalito posizioni in classifica fino a portarsi al 6° posto con l’identico tempo di Valentino.

Come detto, la Honda insegue con Crutchlow, Marquez e Pedrosa in fila indiana dal 9° all’11° posto. Marc lo aveva anticipato: Losail è una pista ostica per la moto di Tokyo ed era in bilancio soffrire maggiormente. A parte la posizione in classifica, il ritardo è comunque contenuto intorno al mezzo secondo (per la precisione: 0”483 per Cal, 0”492 per il campione del mondo e 0”502 per Dani).

Lasciando perdere solo le prestazioni assolute, Marquez ha comunque mostrato grande costanza sul passo. Complicata dalle cadute, invece, la giornata di Pedrosa: andato a terra prima alla curva 12 e poi alla 2. Il secondo incidente è stato più violento e ha fatto perdere molto tempo a Dani, che non ha comunque riportato conseguenze fisiche.

Continuando a scorrere la classifica, da segnalare il buon 14° tempo di Nakagami (a 8 decimi tondi dalla vetta) dietro a Bautista. Il giapponese è il migliore debuttante in una giornata complicata da una caduta per Morbidelli. Franco stava infatti migliorando il suo riferimento quando è finito in terra alla curva 14. Si è dovuto quindi accontentare del 21° crono davanti a un convincente Syahrin che, al 4° giorno su una MotoGP, si è messo alle spalle sia Luthi che Simeon.

Ritornando alla classifica, in casa Aprilia per la prima volta Redding è stato più veloce di Espargarò. La RS-GP, con ancora il motore 2017, non ha comunque brillato e Scott è solo 15° ( 0”878) ed Espargarò 17° (a 1”009), fra di loro c’è Rabat. Anche da KTM ci si aspettava di più, Pol Espargarò (al ritorno dopo l'infortunio patito a Sepang) è 19° davanti a Smith, ma non guiderà domani. La sua mano operata è ancora lontana dall'essere al cento per cento e lo spagnolo non vuole correre rischi. Il suo posto verrà preso quindi dal collaudatore Mika Kallio e Pol potrebbe risalire sulla KTM sabato, per l'ultimo giorno di prove.

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