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SBK, Savadori: voglio correre in Thailandia ed essere al 100%

Lorenzo verrà operato alla clavicola per ridurre la frattura rimediata in Superpole: "perchè presto arriveranno i risultati che vogliamo"

SBK: Savadori: voglio correre in Thailandia ed essere al 100%

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Vederlo portare fuori dalla pista sulla barella dei soccorritori non è stata l’immagine migliore del sabato di Phillip Island, tuttavia – e per fortuna – Lorenzo Savadori se l’è cavata “a buon mercato” dopo un volo del genere, in una curva davvero difficile da interpretare

La “Siberia” è una piega a sinistra in contropendenza da percorrere in accelerazione ad una velocità minima di 180 chilometri orari, che cresce quando si intravede l’uscita; mantenere la traiettoria perfetta è fondamentale, onde evitare rovinose cadute: in quello stesso tratto nel 1996 Aaron Slight sulla Honda Castrol disse addio al sogno Mondiale, favorendo l’impresa di Troy Corser con la Ducati del team Promotor. 

Lorenzo era impegnato al massimo, mentre cercava il suo giro veloce:ero al limite, perché mi stavo giocando la pole position – spiega il numero 32 – avevo infatti il primo tempo, andavo forte. Purtroppo, un violento high side mi ha sparato in aria e poi a terra, facendomi sfumare il giro buono e procurandomi una, anzi, due brutte botte: oltre alla clavicola, mi sono rotto anche il mignolo del piede destro. Queste sono cose che succedono quando si spinge al limite”.

Savadori è stato trasportato nella non distante Melbourne, dove verrà operato per ridurre la frattura alla spalla malconcia; un infortunio “classico”, quello riportato dal cesenate, che vuole tornare in sella quanto prima:ora così così – il tono di voce è ancora dolorante – ma spero di rimettermi presto. L’operazione ridurrà i tempi di recupero e, una volta in Italia, inizierò il periodo di riabilitazione. Il mio obiettivo è tornare in sella presto, in Thailandia voglio correre ed essere in forma al 100%”.

Le quotazioni tue e del team Milwaukee sono in crescita…

Sì, perché durante l’inverno abbiamo lavorato duramente per colmare il gap dai primi. A Phillip Island mi sentivo bene con la RSV4, ben supportata dal reparto corse di Noale. Anche Laverty può confermare i progressi fatti ed il suo secondo tempo in Superpole ne è la giusta riprova. Siamo al secondo anno insieme, ci conosciamo tutti bene e per noi del team Milwaukee i risultati ambiti arriveranno presto”.

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