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SBK, Vincere a Phillip Island, significa mettersi quasi in tasca il titolo

In ben diciassette appuntamenti disputati sulla pista australiana, il vincitore della gara ha poi messo in cassaforte il Mondiale

SBK: Vincere a Phillip Island, significa mettersi quasi in tasca il titolo

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Con la prima sessione di prove libere, in programma questa sera alle ore 23:45, si alzerà il sipario sul Mondiale Superbike. Ecco tutti i numeri del primo appuntamento delle derivate, che per il decimo anno consecutivo si disputerà a Phillip Island.

324,6 km/h – La velocità più alta sulla pista australiana, fatta segnare da Max Biaggi in sella alla sua Aprilia RSV4 nel 2012.

178 km/h – Nel 2017 Jonathan Rea ha registrato la più alta velocità media durante la Superpole, siglando anche il nuovo record del circuito australiano in 1’29’’573.

53 – Phillip Island è la pista che ha ospitato il maggior numero di gare della Superbike, la prima nel 1990.

23 – Il numero delle volte in cui i piloti australiani hanno vinto la gara di casa, l’ultima doppietta è di Troy Bayliss nel 2008.

17 In 17 stagioni su 30, il vincitore della gara di Phillip Island ha poi vinto il Mondiale.

13– L’ultimo pilota a vincere a Phillip Island dopo essere partito dalla 13^ casella in griglia è stato Noriyuki Haga.

10 – Per il decimo anno di fila Phillip Island ospita la tappa d’apertura del Mondiale Superbike.

6- I piloti britannici hanno vinto le ultime sei gare (cinque  Rea e una Haslam) in Australia, eguagliando la scia di record per una singola nazione sul circuito di Phillip Island.

5 – Da quando si disputa il Mondiale, il Campione del Mondo in carica ha sempre terminato il round di Phillip Island nelle prime cinque posizioni.  

0.004 secondi – Si tratta del margine più ridotto mai registrato in una gara della Superbike: accadde proprio a Phillip Island, nella prima manche del 2010, quando Leon Haslam riuscì a battere Michel Fabrizio per soli 4 millesimi di secondo.

0 secondi Le ultime sette gare ospitate a Phillip Island sono state decise tutte da meno di un secondo di margine sotto la bandiera a scacchi. L’ultima volta che il vincitore era riuscito a mantenere un gap superiore al secondo è stato nel 2014, quando Eugene Laverty vinse su Marco Melandri per 2,959 secondi.

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