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Che fine ha fatto quel Lorenzo spensierato e felice di due settimane fa in Malesia? È questa la domanda che ci si pone al termine della tre giorni di Buriram. L’appuntamento thailandese ha lasciato dubbi e perplessità al maiorchino, che oggi ha deciso addirittura di scendere in pista con la Ducati GP17, preferendola a quella di ultima evoluzione. A fine giornata la classifica lo vede occupare addirittura la terzultima posizione, sedicesimo nella combinata.
“A differenza di Sepang qua non ho avvertito le stesse sensazioni – ha ammesso il 99 – quest’oggi non ho nemmeno tentato la ricerca del tempo a tutti i costi, dato che in questa situazione non era necessario”.
Inevitabile la domanda sul ritorno alla GP17.
“Volevo confrontare il telaio nuovo con la moto vecchia – ha spiegato il maiorchino – in Malesia ho visto che la GP18 aveva aspetti positivi, ma allo stesso tempo negativi. L’ideale sarebbe avere un mix di entrambe le Ducati, ma non è così semplice”.
Una cosa però è certa.
“Adesso so che la GP18 ha più potenziale e se dovessi scegliere con quale moto iniziare il Mondiale direi quest’ultima.
La mente è già rivolta ai test di Losail. A Lorenzo viene domandato su quale Ducati pensa di puntare in occasione della tre giorni?
“Difficile rispondere ora, dato che preferisco aspettare e capire il lavoro che svolgeranno gli ingegneri nelle prossime settimane – ha ammesso – magari riusciranno a trasportare qualche soluzione da una moto all’altra e avere un mix vincente. Bisogna quindi aspettare e avere pazienza – ha aggiunto - purtroppo con la GP18 ho faticato con l’assetto e mi mancava fiducia al posteriore”.
Tra le problematiche emerse c’è senza dubbio quella del telaio.
“Non posso esprimermi più di tanto, ma sono sincero nel dire che presenta alcuni aspetti che ancora non mi convincono – ha concluso – voglio evitare di dare giudizi affrettati, perché la giornata odierna non rappresenta il nostro vero potenziale e di conseguenza non siamo da terzultimo posto come dice la classifica”.
