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MotoGP, Rossi: preoccupato, con l'elettronica stesse sensazioni del 2017

Valentino: "Honda e Ducati sono riuscite ad avere un'accelerazione che a noi manca", Vinales "Sbagliato completamente strada da seguire"

MotoGP: Rossi: preoccupato, con l'elettronica stesse sensazioni del 2017

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Anche quest’anno Valentino Rossi ha festeggiato il suo compleanno in sella alla sua M1. A Buriram c’era tanta attesa per vedere in azione la Yamaha dopo i test della Malesia. Una giornata agrodolce per il Dottore, chiamato nuovamente a confrontarsi con le difficoltà dell’elettronica, come già era capitato nella scorsa stagione.

Il 46 non si nasconde infatti.

Sono abbastanza preoccupato – ha esordito Valentino - dato che i nostri tecnici stanno facendo fatica con la centralina Magneti Marelli. A differenza della forcella o del motore, la cosa bella dell’elettronica è che sono dei numeri, puoi risolverli in un giorno, ma non è così facile”.

Valentino si concede un mezzo sorriso, ma poi torna subito serio, analizzando con chiarezza la situazione.

Riesco a guidare bene la moto, sia in entrata di curva che in staccata, addirittura meglio dello scorso anno – ha spiegato – guardando la classifica però è dura, perché oggi sono dietro a tre Ducati. Se voglio lottare per il podio devo fare quindi un passo avanti”.

Il tema legato alla centralina gli fa tornare a mente gli spettri del 2017.

“Purtroppo con l’elettronica ho lo stesso svantaggio dello scorso anno – ha detto senza troppi giri di parole – Ducati e Honda sono riusciti a capire qualcosa che noi non abbiamo capito. Pertanto hanno un’accelerazione diversa rispetto a noi e di conseguenza accusiamo il gap”.

Il nove volte iridato sa bene che serve trovare il prima possibile una soluzione al problema.

“Quando in gara devi fare 26 giri, provando a lottare per il podio, questo aspetto diventa fondamentale – ha sottolineato – dobbiamo quindi proseguire il nostro lavoro di sviluppo, non ci sono altre soluzioni”.

Non manca infine una battuta sui 39 anni.

Nelle ultime stagioni trascorro quasi sempre il  mio compleanno in sella moto – ha ricordato - da una parte sono felice perché ho l’occasione di stare in sella alla M1, dall’altra invece mi tocca lavorare (scherza)”.

In casa Yamaha Maverick Vinales mastica amaro. Le sua aspettative di rimane con i migliori sono andate presto in fumo. Al termine del venerdì il numero venticinque è addirittura fuori dalla top ten, con quasi mezzo secondo di svantaggio dalla vetta (+0.497).

È stata una giornata difficile – ha esordito lo spagnolo -  ci siamo concentrati sull’assetto, ma non ci sono stati miglioramenti rispetto a Sepang. Domani dovremo seguire un’altra direzione, dato che quella di oggi è stata sbagliata e siamo molto lontani dai migliori”.

Maverick ha le idee ben chiare riguardo cosa concentrarsi.

“Dobbiamo lavorare sull’elettronica – ha ammesso- è questo l’aspetto che più soffriamo. Le sensazioni sono praticamente le stesse del 2017, in particolare per quanto riguarda l’entrata in curva, dove sembra appunto di essere tornati a un anno fa.”

Trovare la via non è però così scontato:

Servirà trovare qualcosa di diverso – ha concluso - non è così facile cambiare la moto, perché magari ti trovi bene con un assetto e poi sei costretto a cambiarlo, sacrificandolo a favore di altro”.

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