Moto3, Bastianini: con la squadra c'è grande sintonia

Il primo appuntamento stagionale sotto le luci artificiali del Qatar è ancora lontano, ma partire con il piede giusto sin dai test può essere solo che un fattore positivo. Ed in caso questo non accada, si possono utilizzare i dati forniti dai primi giri in pista dell’anno per capire dove agire per migliorare.

Parlando nello specifico dei piloti azzurri, chi può sorridere è sicuramente Enea Bastianini, che ha chiuso la tre giorni valenciana con la seconda piazza assoluta: “E’ stato un test abbastanza positivo. Il primo giorno non abbiamo girato a causa del freddo, mentre ieri siamo scesi in pista così ho iniziato a togliere un pò di ruggine che avevo addosso ed a prendere la giusta posizione in sella”.

Ed i risultati di questo primo “risveglio” sono stati più che positivi. “Oggi abbiamo iniziato a lavorare subito e la seconda sessione in particolare è stata molto buona, grazie al clima favorevole e al poco vento. Mi sono concentrato sul passo costante e sulla fase di centro-curva. La squadra? C’è grande sintonia!”

Nel box Leopard quello di Bastianini non è l’unico viso nuovo, dato che anche Lorenzo Dalla porta è al debutto con il team campione di categoria. Il toscano viene da un annata non particolarmente fortunata in sella alla Mahindra del team Aspar, e punta decisamente a rifarsi. “Per come era partito questo test posso dirmi molto soddisfatto – spiega il 48 - il primo giorno non abbiamo potuto girare per via del maltempo e per giunta avevo la febbre alta. Ieri poi sono uscito solo per una prima presa di contatto”.

Nonostante tutto ciò, la prima impressione su moto e squadra è più che positiva: “La nuova moto mi è piaciuta subito e ha un gran potenziale. Adesso voglio solo recuperare le mie forze: sono al 60% quindi ho del margine. A Jerez potrò esprimermi al meglio; sono davvero contento di essere in questo team, anche per l’atmosfera che  si respira nel box”.

Scorrendo la classifica e restando su un pilota alle prese con un nuovo team, Andrea Migno ha appena intrapreso un nuovo percorso nel team Aspar, denominato Angel Nieto team in onore della leggenda scomparsa l’anno scorso, e analizza con chiarezza queste prime uscite in sella alla sua KTM: “Alla fine di questo primo test sono contento, specie per il lavoro svolto insieme al team. Abbiamo cominciato un po’ lentamente, ma abbiamo lavorato su ciò di cui avevo bisogno ed alla fine i riscontri avuti sono stati positivi”.

La tredicesima piazza (12+1 rimanendo in tema) nasconde quindi più fattori positivi di quanto non si pensi. “La parte migliore è stata il lavoro svolto per ottenere un buon passo ed una buona confidenza. Non mi interessa il tempo sul giro al momento; penso che ciò che abbiamo fatto in generale in questi giorni sia più importante”.

Chi invece è rimasto nel medesimo team dell’anno scorso è Fabio Di Giannantonio. Il romano ha più volte mostrato il suo valore l’anno scorso, e quest’anno va in cerca di quella regolarità essenziale per potersi giocare qualcosa di importante. “Purtroppo abbiamo avuto un un solo turno decente visto che questa mattina faceva troppo freddo e abbiamo preferito evitare di correre rischi – apre rammaricato “Diggia” - Il tempo in pista non è stato molto, ma ci è servito per iniziare a capire che rotta intraprendere per migliorare l’assetto che abbiamo definito”.

Maggior parte del lavoro dunque rimandata, ma sapendo già su cosa lavorare principalmente: “I tempi non li abbiamo nemmeno guardati perché come ripeto, con il freddo era davvero inutile rischiare e la prima presa di contatto con la moto è sempre la più difficile. Adesso ci ritroveremo a Jerez per lavorare con maggiore continuità e con condizioni più favorevoli, con l’obiettivo di migliorare il feeling sull’anteriore".