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SBK, Rinaldi: Ducati? Dovrò aggiornarmi come col cellulare

Parla il vincitore della Stock1000: "Sarebbe un sogno riuscire a portare la mia moto davanti a quelle di Melandri e Davies"

SBK: Rinaldi: Ducati? Dovrò aggiornarmi come col cellulare

Ci sarà una terza Ducati presente nel box Aruba in occasione dei round europei. Si tratta della Panigale che verrà affidata a Michael Ruben Rinaldi, vincitore della Stock1000 nello scorso Campionato. Dal volto del pilota romagnolo trapelava una certa emozione in occasione della presentazione del team, ma lui è pronto per la sfida che lo attende.

“Sono molto entusiasta per questa avventura – ha esordito Michael – con questa moto dovrò aggiornarmi, come faccio col telefono (sorride). Bisogna infatti cercare di migliorare sempre per essere a livello di Marco e Chaz, curando ogni dettaglio”.

La pressione Rinaldi non sembra avvertirla, anzi lui scalpita per il debutto ad Aragon.

“La squadra mi ha fatto sentire a mio agio fin da subito, sarà necessario provare il più possibile per essere competitivo. Sono convinto di avere una moto forte e dovrò sfruttare il tutto nel miglior modo – ha sottolineato – cercherò quindi di essere veloce il prima possibile”.

Anche lui ha un sogno nel cassetto.

“È quello di provare a portare la Panigale davanti a quelle di Chaz e Marco – ha svelato – ovviamente mi aspetta un cammino lungo, in cui dovrò lavorare a testa bassa, perché in squadra sono affiancato da piloti di grande esperienza”.

La vittoria nella Stock si è rivelata comunque un bel trampolino di lancio.

Quello era un obiettivo a lungo inseguito – ha ricordato Rinaldi - in questo sport non ci si può mai sedere sugli allori, perché basta un niente per cambiare tutto. Anche dopo aver vinto il titolo nel 2017, sono subito tornato ad allenarmi, senza stare troppo a festeggiare”.

Nei test di Jerez e Portimao sei stato particolarmente veloce. Cosa ti ha impressionato della Superbike?

“La ciclistica è la cosa che più mi ha colpito – ha svelato l’alfiere Aruba – su questa moto il limite si alza notevolmente, bisogna cercare di essere veloci nei cambi di direzione e anche in uscita dalle curva. La vera difficoltà credo si trovare il limite senza superarlo”.

Avrai modo di studiare la telemetria di Chaz e Marco.   

Certo,  mi toccherà stare attento a cosa identificare o meno, dato che nella telemetria emergono diversi aspetti e i nostri stili di guida sono diversi”.

A quale si avvicina di più il tuo?

“Direi una via di mezzo tra quello di Davies e Melandri”.

Tra l’altro sappiamo che ti alleni con Dovizioso.

“Siamo amici, giriamo spesso col cross – ha ricordato - mi ha dato molti consigli, però non posso dirli (sorride)”.

Ti piacerebbe ripercorrere la carriera di Andrea?

Io guardo soltanto alla mia strada, senza badare ad altri piloti”.

Quanto c’è di Dovizioso nella vittoria della Stock?

“Lui è soltanto un mio amico – ha precisato Rinaldi - ripeto, mi ha dato diversi consigli, però il titolo l’ho vinto io insieme a tutto il team”.

Ultima battuta: quando vedremo Rinaldi in azione sulla V4?

Non ho ancora idea, mi piacerebbe disputare qualche test verso la fine dell'anno, in modo da percorrere qualche giro. Tra i tanti sogni  c'è anche quello di essere al via del prossimo Mondiale col quattro cilindri”.  

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