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Moto2, Manzi: riparto da zero e dimentico lo stress

FOTO. Il Team Forward si è presentato a Milano con tante novità: "la scelta della Suter ha solo pregi, è una moto facile e veloce"

Moto2: Manzi: riparto da zero e dimentico lo stress

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Il Team Forward tiene fede al suo nome e va avanti cambiando tutto (moto, piloti e perfino il main sponsor) ma alla stesso tempo resta saldo alle sue radici. Perché nel 2010 la squadra di Giovanni Cuzuari debuttò nel motomondiale con Suter e sarà proprio con la moto svizzera che Stefano Manzi ed Eric Granado andranno all’assalto del campionato Moto2.

Ieri sera, nel centro di Milano, è stato il momento di togliere i veli alle moto, bianche, rosse e nere, con il nuovo sponsor 4:20 sulle carene. La grafica è bella, ma nelle corse l’unica cosa che importa è che siano veloci e lo si scoprirà a breve. Il camion parcheggiato lungo corso Buenos Aires ieri sera era già partito in direzione di Valencia dove ci saranno i primi test dell’anno.

Stefano Manzi, uno dei due nuovi acquisti di Forward, incarna in pieno lo spirito della squadra: “anch’io ho cambiato tutto: moto, squadra, perfino tuta e casco” scherza. Conosce però bene il suo capotecnico Massimo Biagini, mentre a fianco di Granado ci sarà Mauro Noccioli, uno dei nomi storici del motomondiale, nelle ultime stagioni in SBK.

Per Manzi la voglia di ripartire è tanta e vuole lasciarsi alle spalle lo scorso anno, quando ha debuttato in Moto2 con più dolori che gioie.

Mi feci male nei test invernali, nei primi GP non riuscivo quasi a camminare e mi sono portato dietro quell’infortunio fino a metà stagione - ricorda - Però non lo considero un anno da dimenticare, è stata un’esperienza importante. Mi sono accorto di quante cose dovessi imparare, dal metodo di lavoro , a conoscere la moto, fino al modo in cui cambiare il mio stile di guida”.

Fare la gavetta, per dirla in un altro modo.

All’inizio qualsiasi cosa facessi non portava risultati, però verso fine stagione stava venendo fuori qualcosa di buono, anche se non abbiamo tirato fuori nulla per quanto riguarda i risultati “ sorride.

È arrivato il momento di voltare pagina e giocare da outisider con la Suter.

Ho fatto solo un test con il team Forward ma è venuto tutto facile, sembrava ci conoscessimo da tempo - la sua prima impressione - E poi c’è la Suter, mi ha sorpreso. L’ho usata per pochissimo e ho girato già mezzo secondo più forte che con la Kalex. È una moto facile nei tratti veloci, è una vera moto da corsa e ti permette tanto”.

Lui e Granado saranno in due contro tanti, perché il plotone Kalex è molto nutrito.

Vero, ma la scelta di passare a Suter secondo me ha solo pregi - dice Stefano - Saremo seguito in tutto per tutto e poi la Kalex è senza dubbio veloce, ma non tutte sono uguali”.

Tutto è pronto, bisogna solo mettersi al lavoro.

Avremo 11 giorni di test prima dell’inizio della stagione e dovrò sfruttarli al meglio, senza farmi male come lo scorso anno - dice - Il mio motto è ‘no stress’, voglio fare le cose passo dopo passo, cercare di trovare costanza e una buona base da cui partire. Una volta che l’avremo costruita, poi potremo cercare i risultati.

Che stagione sarà questa per la Moto2 orfana del campione Morbidelli e del suo vice Luthi?

È successa la stessa cosa lo scorso anno, quando sono andati via Zarco e Folger, dicevano che sarebbe stato tutto più facile e poi in molte piste si sono abbassati i tempi di mezzo secondo - sottolinea - Fa parte del gioco, c’è chi va e chi arriva, ma il livello di competitività è alto, a volte in una manciata di decimi ci sono più di una ventina di piloti”.

Manzi è un pilota della VR46 Riders Academy di Valentino, come Morbidelli. Ora che Franco è in MotoGP, qualche consiglio potrebbe arrivare.

“Lui ha uno stile di guida così particolare che non riuscirei mai a replicare. Meglio andare per la mia strada, come ho detto nessuno stress, quello arriverà sicuramente in tempo per la prima gara in Qatar” ride.

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