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Morbidelli: "Per la MotoGP ho dovuto resettare il cervello"

Franco: "Questo è un altro pianeta, sul bagnato la moto non si muove e posso piegare quanto voglio. A fine giornata sono rimasto scioccato" 

MotoGP: Morbidelli: "Per la MotoGP ho dovuto resettare il cervello"

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A Sepang Franco Morbidelli ha proseguito il proprio apprendistato con la Honda del team Marc VDS, iniziato lo scorso novembre a Valencia. Il cammino è ancora lungo, ma il romano di Tavullia non ha la minima intenzione di scoraggiarsi, nemmeno quando a fine turno occupa la diciottesima piazza a oltre un secondo e mezzo dalla vetta. È la sua prima volta in Malesia con una MotoGP e gli indizi sono incoraggianti.

Da quel poco che ho capito, in questa categoria c’è un modo diverso di rincorrere il tempo – ha esordito Franco – ogni pilota ha tre giri a disposizione  e non ci si può permettere errori.  Quando mancavano dieci minuti pensavo che tutti avessero fatto il proprio time attack ed ero felice, dato che soli nove decimi mi separavano dalla vetta. Poi quando ho visto che  hanno migliorato sono rimasto scioccato (sorride)”.

Morbidelli spiega come si è evoluta la sua domenica.

Sono partito bene – ha ricordato -ho apportato poche modifiche alla Honda, che mi hanno dato comunque soddisfazione, consentendomi di migliorare passo dopo passo”.

L’alfiere Marc VDS si è sottoposto a un lavoro diverso rispetto alla precedente uscita dello scorso novembre.  

“A Valencia ho dovuto fare i conti con l’impennamento della moto, di conseguenza faticavo a trovare il ritmo – ha ricordato- qua invece è minore e diventa divertente guidare una MotoGP”.

Franco entra poi nel dettaglio riguardo le differenza con la Moto2.

“La MotoGP è un altro mondo, tutti i limiti si spostano più in là – ha spiegato – serve resettare il cervello per andare su un altro pianeta. Ancora non so quale sia il limite su questa Honda – ha aggiunto – questo lo dico per quanto riguarda il punto di vista fisico e mentale”.

Nel salto dalla categoria intermedia alla top class una  cosa in particolare l’ha colpito.

“La più grande differenza è la frenata – ha svelato- alla curva nove, così come alla uno, freno ancora col riferimento della Moto2, arrivando però 40 chilometri più veloce. È  davvero incredibile, soprattutto sul bagnato, perché la moto non si muove mai e puoi piegare quanto vuoi”.

In Malesia Morbidelli ha provato la stessa moto di Valencia. A lui e Luthi dovrebbe essere affidata quella utilizzata da Marc e Dani nella passata stagione. Interpellato riguardo quando spera di riceverla, risponde di non saperlo. 

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