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MotoGP, Puig: il rinnovo di Marquez? non serve avere fretta

Il nuovo team manager HRC: "Marc è un pilota capace di fare la differenza. Nei test di Sepang ci concentreremo sul motore"

MotoGP: Puig: il rinnovo di Marquez? non serve avere fretta

Per Alberto Puig è arrivato il momento del primo giorno di scuola, non da studente ma da ‘preside’ del team HRC. A Sepang il suo ingresso ufficiale in società, nel posto che è stato fino allo scorso anno di Livio Suppo. Lo spagnolo ha tanti anni di esperienza nelle corse, prima come pilota, poi come team manager in 125 e 250 (dal 2001 al 2006 sono transitati nelle sue squadre piloti come Pedrosa, Marquez, Rabat, Elias), tanti anni al fianco di Dani e poi l’esperienza di talent scout con Honda.

Questo però è un grande team, logicamente le responsabilità sono maggiori - avverte - Penso che questa opportunità sia arrivata al momento giusto per me, posso sfruttare la mia esperienza. Se sono stato sorpreso dall’offerta? No, lavorando tanti anni con Honda, sapevo che ci sarebbe stata una possibilità di crescita”.

Il posto che è andato a occupare è di grande prestigio, ma presenta anche delle difficoltà perché quando si è in vetta è facile mettere un piede in fallo. Puig va con i piedi di piombo.

Il punto chiave nelle corse è avere un’azienda alle spalle con una grande tecnologia e i migliori piloti, abbiamo entrambe le cose - afferma - Non credo che una singola persona possa cambiare le cose, voglio analizzare la situazione in modo molto logico. HRC è un’azienda legata alle corse e io vengo dallo stesso mondo, non dico che sarà tutto semplice ma proveremo a migliorare ancora, è quello l’obiettivo”.

Ora il manager spagnolo dovrà inserirsi nel gruppo e amalgamarsi fra le diverse componenti già rodate. Pedrosa è un pilota che conosce bene.

Ho tanti bei ricordi del tempo passato insieme, con lui mi sono divertito e ho imparato molto - dice - Ora ci rincontriamo in posizioni diverse, ma il mio obiettivo è quello di aiutare entrambi i miei piloti”.

E l’altro è un certo Marc Marquez.

“Cosa penso di lui? Che abbia un grandissimo talento, che sia molto forte da un punto di vista mentale, che riesca a fare la differenza grazie alla sua costanza - la descrizione - È giovane, veloce e ha fiducia in se stesso, l’anno scorso non è stata una stagione semplice ma lui è sempre riuscito a recuperare anche quando era indietro in classifica. Inoltre è riuscito a creare un bel gruppo intorno a sé”.

Con il contratto in scadenza, sarebbe un peccato perderlo.

“Non so se abbia voglia di vincere con un’altra moto, è una domanda che dovreste fare a lui. Noi possiamo solo mettergli a disposizione il meglio, ma è troppo presto per parlare del 2019” svicola.

Forse lo è, ma Yamaha ha già riconfermato Vinales e Ducati ha dichiarato di avere già iniziato le trattative.

Per il momento abbiamo il migliore pilota e non voglio essere nervoso prima del necessario - afferma Puig - Avere troppa fretta non è mai un buon segnale”.

Allora meglio parlare dei test che scatteranno domani e che Puig definisce “cruciali”.

“Soprattutto per quanto riguarda il motore, perché con lo sviluppo congelato bisogna essere certi delle scelte - sottolinea - Poi ci sarà una nuova carena e altre evoluzioni, vedremo cosa ne penseranno i piloti. Siamo a un livello altro ma, come sempre nella vita, si può sempre migliorare. In passato Honda era un gradino sopra a tutti, ora con i nuovi regolamenti tutti le moto sono più vicine e dobbiamo dare il meglio ai nostri piloti”.


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