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Yonny Hernandez è arrivato a Sepang vestito con la divisa del Team Tech3 e un sorriso smagliante sul viso, sarà il colombiano a salire per questi test sulla M1 lasciata libera da Folger. Una chiamata arrivata quando era impegnato sulla Kawasaki del team Pedercini nei test SBK a Jerez, “e ho detto subito di sì” racconta.
Quella della M1 è una sella a cui è difficile resistere e lo stesso Poncharal ha dichiarato che Hernandez è uno dei piloti nella (breve) lista di candidati per il 2017.
“Per ora con Hervé ho parlato solo di questo test, non di quello in Tailandia né di altro - non si sbilancia Yonny - Logicamente ne ho discusso anche con Pedercini, ha capito che questa è una buona opportunità per me e mi ha dato il suo OK”.
Rimane il dubbio che il colombiano stia pensando anche a correre l’intera stagione in MotoGP, ma non si riesce a scucirgli di più.
“È troppo presto per parlare dei miei sogni - ride - Per il momento voglio solo che sia domani mattina e salire in sella. Sono molto curioso di provare la Yamaha, nella mia carriera in MotoGP ho solo guidato la Ducati e le CRT”.
Sulla carta la M1 è molto diversa.
“Ho parlato con i ragazzi della squadra e mi hanno detto che serve una guida più fluida, sulla Ducati invece derapavo molto perché era quello il modo giusto per andare veloci - spiega - Ripeto, sono curioso di provare la M1 anche perché tutti i piloti che ci sono saliti sono stati rapidi. Non ho pressione e un contratto già firmato per la SBK, quindi potrò godermi questo test”.
E magari, giocando da outsider, riservare anche qualche sorpresa.
“Non si può pensare di entrare in pista e fare immediatamente il primo tempo - avverte Yonny - Devo prima conoscere la moto, la squadra e riabituarmi alle gomme, le Michelin sono molto diverse dalle Pirelli. Avere fatto già i test con la SBK sarà di aiuto, sono già caldo” conclude ridendo.
