Tu sei qui

SBK, Rea imprendibile a Jerez, 2° Lowes, 4° Melandri

Johnny chiude al comando la prima giornata di test, 3° Sykes, 8° Camier,  Zanetti con la V4 a nove decimi dalla Panigale di Davies

SBK: Rea imprendibile a Jerez, 2° Lowes, 4° Melandri

Share


Alle ore 18 è calato il sipario sulla prima giornata di test a Jerez, che vedeva impegnati tutti i top team. Non mancava infatti l’attesa nel vedere in azione i protagonisti, chiamati a confrontarsi con le novità tecniche imposte dal regolamento. Se qualcuno sperava che la musica cambiasse, ne è rimasto presto deluso.

Già, perché Johnny Rea ha recitato ancora una volta la parte di protagonista, chiudendo al comando il martedì. Insomma, il copione è quello di sempre, col nordirlandese a fare il bello e cattivo tempo, lasciando agli avversari soltanto le briciole. Il Cannibale è stato infatti l’unico ad abbattere il muro dell’1’40”, bloccando il cronometro sull’1’39”862. Nel confronto con la prestazione di novembre, quando riuscì ad avere la meglio nei confronti delle MotoGP, è risultato lento poco più di un secondo.

Johnny detta quindi il ritmo, ma Sykes tenta di rimanergli agganciando, archiviando la giornata col terzo crono (+0.316). L’alfiere Kawasaki stava già pregustando la seconda piazza, quando all’ultimo tentativo disponibile Alex Lowes (+0.202) gliel’ha soffiata. Una pomeriggio senza dubbio incoraggiante in casa Yamaha, con la R1 del britannico capace di trovare lo spunto per inserirsi tra i due compagni di squadra. Più attardato invece Michael van der Mark, soltanto sesto e con un gap di quasi nove decimi a separarlo dalla leadership (+0.896).

L’olandese è stato il pilota che ha compiuto il maggior numero di giri, ben 83, proprio come lo statunitense Jake Gagne della Honda. Davanti alla Yamaha di van der Mark ci sono le Ducati Marco Melandri (+0.376) e Chaz Davies (+0.842), chiamate anche loro a fare i conti con la riduzione di giri al motore. Se da una parte il ravennate conferma la propria fiducia con la pista di Jerez, dall’altra il gallese deve fare i conti con un distacco da Rea di oltre otto decimi. È solo la prima giornata, non siamo nel weekend gara, ma l’indizio per Chaz è di quelli da non sottovalutare.

Nella top ten del martedì c’è poi spazio per le Aprilia di Eugene Laverty (+0.913) e Lorenzo Savadori (+1.177), anche se i distacchi rimangono evidenti.  Tra i due compagni si inserisce la Honda di Leon Camier (+1.026). Tutti aspettavo di vedere la Fireblade con l’elettronica Magneti Marelli, invece il debutto è rinviato ai test di Portimao. Nella classifica odierna il portacolori Ten Kate precede il collaudatore Yamaha, Nicolo Canepa, impegnato sulla R1 al fianco dei due ufficiali. Non male il nono crono realizzato dal campione in carica Endurance.

In azione quest’oggi anche il vincitore della Stock1000, Michael Rinaldi, capace di mettersi negli scarichi della BMW di Loris Baz con soli 73 millesimi di ritardo. Il francese del team Althea deve accontentarsi dell’undicesima piazza, alle prese con una moto completamente nuova rispetto alla Ducati utilizzata con Avintia in MotoGP. È andata peggio a Jordi Torres, soltanto tredicesimo con quasi un secondo e mezzo da recuperare, braccato in classifica da Leon Haslam e Lorenzo Zanetti, quest’ultimo impegnato a collaudare la Panigale V4 che debutterà il prossimo anno nel Mondiale. Il pilota lombardo è a meno di un secondo dalla Rossa di Chaz Davies.

Oltre alla top class, presenti in Spagna anche alcuni piloti della SuperSport. Il più veloce è stato Raffaele De Rosa in 1’43”738, davanti a Kenan Sofuoglu, Hikari Okubo e Ayrton Badovini.  Domani si torna in pista per la seconda e ultima giornata.

 

Articoli che potrebbero interessarti