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MotoGP, Ciabatti: Lorenzo, dedizione totale a Ducati, quasi un'ossessione

Il direttore sportivo di Borgo Panigale: "Ducati non utilizzerà la doppia carena, la GP17 è già al 90%"

MotoGP: Ciabatti: Lorenzo, dedizione totale a Ducati, quasi un'ossessione

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Per Jorge Lorenzo e Ducati il secondo appello si chiama Phillip Island. Una pista lontana parente rispetto a Sepang, dove lo spagnolo cercherà di compiere un passo avanti nel percorso di apprendistato con la GP17. A Borgo Panigale si respira aria di fiducia, in particolare nel volto di Paolo Ciabatti. Nonostante l’aerodinamica rappresenti il primo punto in agenda da risolvere, la Rossa si sta dimostrando competitiva rispetto alla concorrenza.

“Phillip Island una pista particolare, però siamo abbastanza fiduciosi per questo appuntamento. Nella passata stagione siamo riusciti a disputare una gara positiva con Dovi, nonostante questo non sia uno dei suoi tracciati preferiti”.

A Sepang Lorenzo è rimasto dietro i più forti. Ve lo aspettavate?

“Siamo soddisfatti sia noi che lui. Dopo un primo giorno complicato ha risalito la classifica, arrivando vicino ai primi. Sepang non è certo semplice, inoltre i due mesi di stop si sono fatti sentire”.

L’aspetto su cui vi state concentrando attualmente è l’aerodinamica. Il baulotto posteriore è la risposta?

“Dobbiamo cercare di migliorare in quella direzione, soprattutto per quanto riguarda la percorrenza in curva, che al  momento rimane il nostro maggiore ostacolo. Purtroppo la moto allarga ancora troppo e di conseguenza soffiamo”.

Pensi all’Australia, viene in mente Stoner. Questa volta non ci sarà.

“Vero, purtroppo non prenderà parte a questa tre giorni di Phillip Island. Lo vedrete comunque in Qatar per la prima corsa della stagione, mentre sono ancora da definire i programmi per il test”.

Prima l’Australia poi Losail. A che punto è la Ducati?

“Penso  sia al 90%”.

In Malesia voi avete sfoggiato il baulotto, mentre Yamaha la doppia carena. Ci avete fatto un pensiero?

“È una soluzione consentita dal regolamento, nonostante quest’ultimo presenti alcuni limiti. Personalmente credo sia utile per ricercare l’effetto delle ali, ma  sulla Ducati non la vedrete comunque”.

La scorsa settimana Meregalli ha detto che si aspettava qualcosa in più dalla Ducati. Lei cosa ne pensa?

“Noi siamo certamente soddisfatti, forse gli altri avevano diverse  attese”.

Lorenzo lo state conoscendo sempre meglio. Cosa l’ha colpita in questi mesi?

“Jorge ha sempre in mente la Ducati, tutto il suo tempo lo dedica a come pensare di migliorare la GP17. Credo sia una dedizione totale al suo impegno, forse più di quanto mi aspettassi. Non vorrei dire ossessione, ma è un metodo di lavoro incredibile”.

Anche in Malesia aveva il sorriso in volto?

“Sì.”   

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