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SBK, Marinelli: "Melandri è già pronto per il titolo"

"A Chaz servirà solo la costanza per ottenere il Mondiale, il primo obiettivo sarà passare indenni la gara di Phillip Island". 

SBK: Marinelli: "Melandri è già pronto per il titolo"

Due settimane esatte e poi si alzerà il sipario sul primo appuntamento della stagione. In casa Ducati c’è la consapevolezza che questa possa essere l’annata giusta per mettere in difficoltà le Kawasaki di Rea e Sykes. Non manca infatti la fiducia nel volto di Ernesto Marinelli. Il responsabile del progetto Superbike è convinto che per puntare al titolo sia necessario un ingrediente speciale.

Tra poco si parte.

“Ci siamo, manca sempre meno al primo appuntamento della stagione in Australia e siamo consapevoli di avere tutti i mezzi per fare bene, ma soprattutto ottenuti importanti spunti durante la pausa invernale. C’è grande sintonia all’interno del team, inoltre vedo tanta convinzione nel volto dei nostri piloti”.

Il primo appuntamento è l’Australia tra quindici giorni.

“È una gara particolare nel suo genere. Qualora dovessimo passare indenni il primo appuntamento è senza dubbio un ottimo punto  di partenza. Diciamo che dopo le prime tre gare della stagione è possibile tirare una linea per avere un primo bilancio”.

La Ducati nella parte finale della stagione 2016 ha dimostrato di essere in crescita. Cosa manca ancora?

“Penso che abbiamo una moto particolarmente agile e maneggevole, soprattutto in percorrenza di curva. Forse soffriamo ancora troppo sulla velocità di punta e questo sarà l’aspetto su cui dovremo concentrarci in vista della prima gara”.

In squadra c’è la new entry Melandri. Alla presentazione Marco è apparso carico ed emozionato. Credi sia già da titolo?

“Marco è un talento, penso ci sia ben poco da dire in merito, il suo passato parla in modo chiaro. È arrivato in Ducati perché ha tanto voglia di fare bene e sono convinto possa essere anche lui in lotta col titolo. Il cammino è lungo, però non si tirerà indietro”.

Chaz è stato definito l’anti Rea. Cosa gli serve per il Mondiale?

“In questi mesi abbiamo cercato di soddisfare tutte le sue richieste, lavorando soprattutto sull’aerodinamica. Nel 2016 forse gli è mancata un po’ di costanza all’inizio, credo sia questo l’aspetto che servirà in questa stagione. Per puntare al Mondiale non bisogna lasciare punti per strada”.

Quanto siete ancora distanti da Kawasaki?

“Ovviamene la moto campione in carica è quella favorita. Forse hanno qualcosa in più sul grip e la velocità”.    

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