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MotoGP, Marquez: "L'elettronica è la priorità da risolvere"

Solo Vinales meglio del pilota Honda quest'oggi, mentre Pedrosa: "Ho le idee ben chiare su quale sia il passo da compiere"

MotoGP: Marquez:

Marc Marquez può tirare un sospiro di sollievo. Il secondo tempo di fine giornata lascia alle spalle le difficoltà incontrate nella giornata di mercoledì, ma lo spagnolo preferisce evitare facili entusiasmi, perché all’orizzonte c’è ancora molto lavoro da compiere. Ma soprattutto un problema da risolvere.

Pensi che questo motore sia troppo potente?

“Non credo, in particolare se lo confrontiamo con le altre moto. Dobbiamo capire come lavorare sull’uscita di curva e l’accelerazione, vedremo come fare, ma di certo c’è stato un grande miglioramento”.

Rispetto alla Malesia di un anno fa cosa cambia? In quell’occasione eri molto preoccupato.

“Per certi aspetti sembra simile, anche se nel 2016 ero distante dalla vetta e non avevo capito nulla dei problemi. Voglio però aspettare prima di dare un giudizio affrettato, perché questa pista è particolare, molto calda, ma noi stiamo sicuramente lavorando per migliorare. Ci sarà poi da fare qualcosa anche per quanto riguarda le gomme. ”

Da dove derivano queste difficoltà?

Uno dei problemi è dato dal fatto che abbiamo ancora la base dello scorso anno e dobbiamo cercare di cambiare. In questi test ho utilizzando anche la seconda moto, sacrificando il time attack”.

In Australia vi aspettate un’ulteriore crescita?

 “Non so se a Phillip Island riusciremo a compiere un passo avanti per arrivare a un migliore livello. Di certo dobbiamo compiere uno step alla volta, consapevoli che ci sarà da lavorare soprattutto sull’elettronica. E’ questo l’aspetto primario che ci sarà da risolvere in Australia, anche se oggi abbiamo dimostrato di essere costanti”.

Alla riscossa anche Daniel Pedrosa in questa giornata di test conclusiva. Lo spagnolo è infatti quarto davanti a Valentino Rossi.

“È stata una giornata lunga, il turno senza pioggia ha aiutato dal momento che era possibile capire le sensazioni con la moto. Ci sono stati dei progressi, soprattutto viste le difficoltà emerse. In Giappone servirà compiere però qualche piccolo cambiamento, in particolare per quanto riguarda l’elettronica”.

Sembri più sereno.

“Direi che sono soddisfatto, perché siamo riusciti a migliorare il tempo, ma soprattutto c’è grande sintonia all’interno del team con i nuovi ragazzi che lavorano. Le difficoltà incontrate sono state in parte risolte. Ho notato molta più rapidità nel lavorare sulla moto e questo rappresenta un ottimo punto per i prossimi test”.

Sull’elettronica cosa è emerso?

“Dobbiamo confrontarci con Honda e capire meglio alcune componenti. Come detto ci sono ancora dei problemi e in Giappone dovranno risolverli del tutto”.

A Phillip Island ci saranno due motori diversi o solo uno?

“Non so, devo ancora fare il briefing col team. Nel parleremo con Honda per capire quali motori portare”.

Oggi hai avuto riscontri positivi sul setting?

“Certo. Purtroppo abbiamo avuto alcuni problemi in questi test con l’elettronica, accusando scarso grip e wheelie. I ragazzi hanno lavorato apportando alcune modifiche  sulla mappatura, il cambio. In pista mi sono trovato bene, inoltre ho le idee ben chiare su quale sia il passo da compiere”

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