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MotoGP, Iannone ironico: "Il miglior tempo? Merito di Vinales"

The Maniac protagonista a Sepang: "La Suzuki ha meno limiti rispetto alla Ducati"

MotoGP: Iannone ironico: "Il miglior tempo? Merito di Vinales"

Il sorriso di Andrea Iannone a fine giornata lascia ben pochi commenti. The Maniac ha imboccato la strada giusta a Sepang e il miglior tempo del martedì è un messaggio inequivocabile. Il pilota di Vasto si sta cucendo sempre più su misura la Suzuki, ma c’è ancora un aspetto su cui lavorare.

Tu e Vinales avete stupito quest’oggi.

“Siamo stati entrambi veloci, non pensavo di essere così forte, dato che non ho nemmeno tentato il secondo giro per migliorare”.

Cosa cambia rispetto a un anno fa?

“Non voglio fare confronti, molte cose sono diverse. Mi focalizzo sulla moto e il mio stile di guida, evitando paragoni”.

Scherzando, Vinales ha detto che ti ha lasciato un buon set-up.

Sicuramente è merito suo il primo posto, però mi sentivo solo oggi in moto (sorride). Di certo Maverick ha lavorato bene, ma anche gli ingegneri giapponesi. Penso ci sia un continuo miglioramento. Da Valencia la moto è cambiata in diverse parti”.

Qual è l’aspetto che promuovi in particolare?

Mi piace in ogni ambito la Suzuki, soprattutto il telaio. Qualunque componente può essere migliorato e ci sono ampi margini. Durante l’inverno c’è stato un grande lavoro di sviluppo, adesso dovremo continuare su questa strada. La moto si adatta al mio stile e possiamo stare al top”.

Domani hai in mente di compiere dei long run?

“Abbiamo questo in programma, ma la priorità rimane quella di adattare la moto al mio stile”.

Una difficoltà della Suzuki sembra la tenuta delle gomme sulla lunga distanza. Avete già in mente cosa fare?

“Stanno lavorando, non è così semplice, però abbiamo tutte le possibilità per risolvere il problema. Al mio fianco ci sono tante persone che si sono impegnate molto più di quanto mi aspettassi. Alla Suzuki basta una piccola modifica per essere più competitiva”.

Tu eri abituato al motore Ducati, adesso cosa c’è di diverso?

“Riscontro delle buone velocità, sia in rettilineo che in percorrenza di curva. Al momento il motore è l’ultimo dei problemi. Ovviamente la Suzuki non l’ho ancora cucita al 100% addosso, ma riesco a  fare cose che prima non ero abituato. Ora il limite è molto più lontano in confronto alla Ducati, soprattutto grazie al telaio”.

Ieri avevi due moto leggermente diverse, oggi ci sono state delle comparazioni?

“Non me lo aspettavo di vedere tre moto. Più ieri che oggi ho fatto delle comparazioni. Ci sono state alcune regolazioni sul setup, riscontrando grandi cambiamenti. C’è però un solo aspetto da migliorare”.

Quale?

“Non è importante saperlo”.    


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