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SBK, Savadori: "L'Aprilia ha tutto per stare con i top rider"

Il cesenate protagonista a Portimao: "Avevo soltanto bisogno di fare chilometri, dobbiamo però migliorare sulle lunghe distanze"

Savadori: "L'Aprilia ha tutto per stare con i top rider"

Ancora una volta Lorenzo Savadori ha sorpreso tutti. Alle seconda uscita del nuovo anno con l’Aprilia Milwaukee, il cesenate ha archiviato l’appuntamento di Portimao siglando il terzo tempo alle spalle del compagno Eugene Laverty. Il romagnolo conferma quindi la propria crescita in vista dell’appuntamento del prossimo mese a Phillip Island.

È più l’amarezza per essere stato beffato da Laverty o la soddisfazione del terzo tempo?

“Difficile da dire (sorride). A parte gli scherzi sono soddisfatto dalla mia prestazione, perché in questi giorni siamo riusciti a migliorare sotto diversi aspetti e alla fine il riscontro cronometrico mi rende abbastanza entusiasta per quanto fatto. Nel finale ho utilizzato la gomma da tempo che mi ha permesso di essere vicino ai primi”.

Che lavoro hai svolto nel weekend.

“Più che altro abbiamo compiuto dei long run, cercando di lavorare in ottica gara. Come ho detto in diverse occasioni, ho soltanto bisogno di girare il più possibile, prendendo sempre più confidenza con la moto. Stiamo sfruttando tutte queste opportunità nel modo migliore”.

Qual è l’aspetto che ti incoraggia della moto?

“Sicuramente la potenza, penso che l’Aprilia possa fare affidamento su un gran motore, inoltre è precisa. Forse dobbiamo lavorare di più sulle lunghe distanze, è quello che ci manca”.

Quanta consapevolezza ti regala il terzo tempo?

“Dobbiamo stare calmi e mantenere i piedi ben ancorati a terra. Di sicuro la moto è competitiva e sono convinto che possiamo stare insieme agli altri top rider nelle posizioni di vertice. Serve lavorare e continuare a crescere”.

Tempo fa hai detto che dovevi tornare sui banchi di scuola con Milwaukee.

“Parlare tutto il giorno in lingua inglese non è così semplice, però sto prendendo l’abitudine. C’è grande sintonia in squadra e non ci manca davvero nulla”.

Portimao torna nel calendario. Ti piace come pista?

È molto fisica e impegnativa, uno di quei tracciati che piacciono a me”.

Adesso si vola in Australia, dove inizierà la stagione. Quale sarà il prossimo step da compiere?

“Continuare a macinare chilometri, è questa la chiave del nostro lavoro, perché poi i passi avanti giungono di conseguenza. Purtroppo Phillip Island non lo conosco bene, dovrò quindi impararlo nonostante l'esperienza di un anno fa”.

Un pensierino di arrivare davanti a Davies l’hai fatto?

“Eravamo vicini (sorride). A parte gli scherzi, dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi, proseguendo sulla strada intrapresa”.       

 


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