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SBK, Test Jerez: Rea resiste in vetta, Melandri suona la carica

I TEMPI ALLE 15 - Il ravennate a soli 18 millesimi da Davies, quinto Lowes seguito da Savadori

Test Jerez: Rea resiste in vetta, Melandri suona la carica

La temperatura sale, i tempi scendono. Questa volta il meteo non tradisce nella prima giornata di test del nuovo anno sulla pista di Jerez. In cielo brilla il sole e i piloti hanno la possibilità di provare le novità in vista dell’inizio della stagione. A guardare tutti dall’altro c’è sempre Johnny Rea, che poco prima delle 15 si è ripreso la vetta soffiandola a Chaz Davies.

L’alfiere Kawasaki ha realizzato 27 tornate, bloccando il cronometro sul tempo di 1’40”500. In scia si è portato il compagno Tom Sykes, distante soli 75 millesimi dal campione del mondo in carica. Ancora una volta è una sfida vera Kawasaki-Ducati, dal momento che ad occupare la terza e quarta piazza ci sono le Rosse di Davies  e Melandri. Chaz, rimasto in pista più a lungo di tutti con 40 giri, accusa poco più di tre decimi (+0.327) dalla vetta, braccato a soli 18 millesimi da Melandri.

Il ravennate è senza dubbio in crescita rispetto alla scorsa uscita, inoltre il problema al ginocchio non sembra condizionarlo. Dovrà però lavorare soprattutto in ottica gara, vista l’assenza dalle corse della passata stagione. Col quarto crono si conferma invece Alex Lowes (+0.877), il migliore in casa Yamaha, nonostante un distacco che arriva vicino ai nove decimi. Compie un passo avanti anche Lorenzo Savadori (6°, +0.940), in quella che è la sua seconda uscita con Milwaukee Aprilia. Tre posizioni più arretrare Eugene Laverty. Nella top ten si inserisce anche la BMW di Jordi Torres.

Finalmente in pista anche la nuova Honda di Hayden e Bradl, che sfoggia una colorazione aggressiva misto nera e rossa. L’americano ha disputato soltanto sei tornate, dieci più per il compagno di squadra, autore del dodicesimo crono a oltre due secondi e mezzo da Rea.    

Nella Stock c'è sempre Marco Faccani al comando, capace di abbassare il tempo sull'1'43"769, precedendo Michael Rinaldi e Mike Jones. Stesso discorso della Supersport, dove Khairuddin fa valere i propri muscoli davanti a Ryde e Cluzel.

 

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