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Questa volta non c’è la pioggia dello scorso novembre, bensì il sole ad accogliere i protagonisti della Superbike a Jerez. L’asfalto presenta però una temperatura rigida, meglio allora aspettare, anziché prendere inutili rischi. Così ha pensato Johnny Rea, sceso in pista dieci minuti prima dello scoccare di mezzogiorno per firmare il miglior tempo. L'alfiere Kawasaki, protagonista nell’ultimo test sempre sul tracciato spagnolo con il crono di 1’38”721, sigla questa volta il riferimento in 1’41”424 dopo sette tornate, precedendo la Ducati di Chaz Davies.
I diretti rivali per la lotta al titolo sono quindi davanti, separati di quasi quattro decimi (+0.369). Col terzo crono spicca l’altra Ducati, ovvero quella di Marco Melandri (+0.839). Il ravennate è stato il pilota rimasto in pista più a lungo tra quelli della classe regina, realizzando undici tornate. Il distacco però si fa sentire, tanto da superare gli otto decimi (+0.839).
Segnali di riscossa giungono anche dalla Yamaha. Nonostante il secondo di margine dalla vetta, Alex Lowes (+1.051) si inserisce alle spalle della Panigale numero 33, due posizioni dietro il compagno Michael van der Mark (+2.382). Tra le due moto della Casa dei Tre Diapason spicca Xavi Fores (+1.222), mentre col settimo tempo la BMW di Markus Reiterberger (+2.583). Rimasto fermo ai box Tom Sykes, così come Nicky Hayden e il compagno Stefan Bradl.
In pista a Jerez anche la Supersport, che vede l’assenza per infortunio di Kenan Sofuoglu. Il migliore è il thailandese Khairuddin in 1’48”109, poi Cluzel e Calero. Nella Stock primo testa a testa tra Marco Faccani e Michael Rinaldi staccati di due decimi a favore del pilota BMW.
